Cgil, Cisl e Uil chiedono soluzioni alla politica. “Siamo in una vera emergenza”

Al collegio De Filippi un incontro in preparazione della fiaccolata per il lavoro e la manifestazione del 22 giugno a cui hanno partecipato i tre segretari confederali. In prima fila i politici nazionali

«Siamo in presenza di una vera emergenza». L’appello unitario dei sindacati confederali non è frutto della contingenza, ma di un’analisi che entra nel profondo di una crisi strutturale che richiede risposte adeguate e immediate. Il dato sulla disoccupazione è triplicato rispetto al 2007 e Varese è un punto sopra media lombarda. I dati della cassa integrazione in deroga sono preoccupanti: risultano scoperte complessivamente circa 9mila domande. A Varese su un totale di 1282 domande ad oggi ne risultano finanziate solo 165 (13%), circa 6mila lavoratori rimangono fuori dall’ammortizzatore sociale. Alla Lombardia viene dato dato il 17% delle risorse contro un sistema produttivo che vale il 25%
La riunione tenuta al Collegio De Filippi da Cgil, Cisl e Uil in preparazione della fiaccolata di questa sera e della manifestazione del 22 giugno prossimo è un segnale importante non solo perché unitaria, ma soprattutto perché chiama in causa direttamente la politica. Al De Filippi i politici nazionali ci sono, siedono in prima fila (Marantelli, Senaldi, Gadda, D’Adda e Comi) e ascoltano attentamente le relazioni dei tre segretari confederali. Altri, come Raffaele Cattaneo, hanno mandato messaggi. E a tutti i sindaci della provincia di Varese è stato mandato l’invito per partecipare alla fiaccolata perché c’è bisogno di coesione sociale. «Non siamo qui per contarci – ha detto Franco Stasi, segretario della Cgil – ma per contare di più. Ci sono problemi che non possono aspettare, come il rifinanziamento della cassa in deroga. Si tratta di lavoratori che subiscono una doppia beffa: da una parte non hanno reddito e dall’altra non vengono considerati dai media perché non fanno parte di grandi aziende». E contare di più significa mettere pressione alla politica affinché trovi le soluzioni, perché questo è il suo compito.
I problemi, come ha ricordato Carmela Tascone, segretario provinciale della Cisl, sono tanti : oltre a quelli degli ammortizzatori in deroga, problema che riguarda il 94% delle piccole imprese c’è forte preoccupazione per «la disoccupazione giovanile che ha toccato percentuali mai viste, la riduzione complessiva dello stato sociale in un momento dove c’è una regressione pesante del lavoro e il conseguente affermarsi della logica della voucherizzazione, senza avere un disegno complessivo».  
I casi eclatanti in provincia di Varese, come Husqvarna o Sea Handling, sono solo l’apice di una montagna di problemi che affliggono un territorio ad alta densità di manifatturiero. Come se ne esce? Secondo Antonio Albrizio, segretario provinciale della Uil «è ecessario che gli attori in campo trovino uno spazio comune di confronto, ma forse per salvaguardare tutto il sistema occorre ripensare il modello di Europa politica».

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Fiaccolata per il lavoro a Varese 4 di 18
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Giugno 2013
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