Gilli: “Quale legge impedisce il servizio Nonni Amici?”
Il capogruppo di Unione Italiana interroga il sindaco in merito all'annunciata abolizione del servizio offerto dai pensionati per gestire l'uscita da scuola e il controllo dei parchi
Il capogruppo in consiglio comunale di Unione Italiana, Pierluigi Gilli, ha presentatao un’interrogazione al sindaco Luciano Porro in merito all’annunciata sospensione del servizio "Nonni Amici", prestato da anni per la vigilanza delle scuole, dei parchi, dell’attraversamento pedonale dei bambini per sopraggiunte norme che lo impedirebbero e per carenza di fondi. Tale servizio, svolto da volontari dell’associazione Carabinieri in congedo e Associazione Nazionale Alpini, – sostiene Gilli – costa circa 15.000 euro l’anno per spese di assicurazione per la r.c. e per rimborsi ed è unanimemente apprezzato non solo dagli utenti, ma dalla cittadinanza tutta, che da sempre si rivolge grata ai “Nonni amici”, con i quali si sono instaurati importanti e costruttivi rapporti di fiducia. Da qui ne consegue che la decisione di sospendere (se non di sopprimere) il servizio dei “Nonni Amici” ha destato viva preoccupazione, notevole allarme, disfunzioni organizzative ed energiche proteste degli utenti e della cittadinanza.
Per questo motivo Gilli chiede «quali siano specificamente le norme sopraggiunte (leggi, atti aventi forza di legge, regolamenti) che renderebbero impossibile la prosecuzione legittima del servizio dei “Nonni Amici”, se l’Amministrazione, nel caso di vincolatività comprovata di tali norme, non intende istituire legittimamente e con quali mezzi economici un servizio alternativo per il presidio delle scuole e dei parchi cittadini, a beneficio soprattutto dei più giovani utenti delle scuole elementari e medie; se l’Amministrazione non ritenga di finalizzare un’adeguata parte dei proventi delle contravvenzioni stradali ed amministrative (incluse le violazioni alla recente ordinanza di divieto di consumazione di bevande spiritose in luogo pubblico) all’istituzione legittima di un servizio analogo a quello già svolto benemeritamente dai c.d. “Nonni Amici” o, ove possibile, alla conferma del medesimo servizio a cura dei “Nonni Amici” stessi».
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