Ricorso del governo su SeaHandling? Cgil preoccupata

La sentenza del Tar ha bloccato il possibile risarcimento che provocherebbe il fallimento di SeaH. Ma c'è qualche timore sul fatto che il governo possa intervenire

Un ricorso del governo italiano contro la sentenza del TAR che "congela" la vicenda Sea Handling? La Cgil non nasconde qualche preoccupazione e interviene sul tema a seguito l’incontro tra Comune di Milano e Sindacati sul futuro di SEA dopo la sentenza della Commissione Europea. Durante l’incontro sono stati gli stessi rappresentanti del Comune di Milano ad informare i sindacati della possibilità dell’azione di ricorso al Consiglio di Stato da parte del Governo italiano contro la sentenza del TAR che nelle settimane scorse aveva rinviato l’esecutività della decisione della Commissione Europea ed evitato il fallimento di Sea Handling.  «La notizia della possibile azione del Governo italiano ci preoccupa fortemente. Ci aspettiamo che il Governo italiano lavori per la salvaguardia dei posti di lavoro e per la tutela dell’integrità aziendale – dice Rocco Ungaro, segretario Generale della FILT CGIL Lombardia. – È provato che la concorrenza senza regole in questo settore abbia provocato solo l’impoverimento del lavoro» .

Il Comune ha inoltre comunicato la riapertura di un dialogo con le istituzioni europee a seguito dell’incontro tra il Sindaco Pisapia e lo stesso presidente Almunia. Il canale di comunicazione e di confronto è necessario venga riaperto anche con il Governo affinchè possa essere tutelato il Presidio produttivo e l’occupazione. «Sea Handling occupa 2500 persone che perderebbero il posto di lavoro nella fase più acuta della crisi economica – dice Stefano Malorgio, Segretario Generale FILT CGIL Milano- il rinvio del TAR da la possibilità di lavorare a ipotesi che non portino SEAH ad essere indotta ad uno spezzatino di società come a Roma vorremmo che il Governo Italiano affrontasse il dramma sociale e non procedesse al ricorso al Consiglio di Stato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2013
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