In Valganna un’associazione per battere l’autismo

Costituita da pochi giorni “Autismo senza frontiere”: si occuperà di problemi legati al mondo della disabilità. Intanto in Senato muove i primi passi un tavolo per la presentazione dei un disegno di legge

autismo fotoUna vita passata fra passione per il calcio e per il suo lavoro, quello di “general contractor” per una grande azienda svizzera. Ora Danilo Filippini, insieme ad altre 10 persone fra professionisti e imprenditori ha deciso di dare vita ad un’associazione “Autismo senza frontiere” che ha preso vita pochi giorni fa, martedì scorso, dopo un incontro avvenuto a Marzio, dove l’associazione ha sede con l’obiettivo di dar vita ad un centro per aiutare i giovani affetti da questa patologia e da handicap.
«Siamo già a buon punto anche per le trattative legate all’acquisto di una nuova sede, sempre qui a Marzio – spiega Filippini – e martedì sarò a Ginevra per incontrare un’associazione di ricerca di fama mondiale, la Stelior che da anni si batte per sconfiggere l’autismo: la presidente, professoressa Elke Arod è presidente onoraria della nostra associazione. Vogliamo dare un contributo importante per il sostegno alle persone autistiche e alle loro famiglia. Così abbiamo costituito una associazione a cui seguirà verosimilmente la costituzione di una società di capitali per gestire bandi anche di rilevanza europea a cui cercheremo di arrivare».
Ma come è nata questa idea? «E’ partito tutto nel 2009 quando dovetti aiutare un amico de L’Aquila flagellata dal terremoto – spiega Filippini – . Si trattava di una persona con un figlio affetto da autismo che necessitava di una struttura adatta alla cura del suo problema. Così ho preso a cuore questa tematica e assieme a persone e conoscenti ho deciso di dare vita a questa associazione».
Voci parlano dell’acquisizione a breve di una struttura ricettiva che sarà sede dell’associazione: i diretti interessati, che chiedono discrezione, si dicono interessati all’operazione anche se per il momento, dicono "non vi è nulla ancora di nero su bianco".
Ma qual è l’intento di “Autismo senza frontiere?”. «L’obiettivo è dotare specialmente i più giovani di una struttura capace di dare un aiuto concreto al problema dell’autismo e della disabilità in generale. A Marzio sono presenti diversi luoghi che si prestano a questa attività – spiega Filippini – . Basti pensare che recenti studi internazionali hanno dimostrato che in pazienti autistici è fondamentale creare il senso di spazio e di autonomia che, per esempio, l’uso di tende piantate anche in zone boschive può garantire. Bene: qui in Marzio c’è tutto questo: un ambiente protetto e immerso nella natura».marzio foto
E proprio di qualche giorno fa, l’11 luglio, la notizia dell’istituzione presso la commissione ‘Istruzione pubblica e Beni culturali’ del Senato del Tavolo di lavoro per richiedere al Parlamento di legiferare su un disturbo ancora oggi non riconosciuto come patologia sociale e, di conseguenza, sprovvisto di figure professionali idonee a trattarlo all’interno delle strutture pubbliche.
Parliamo di una sindrome che nel nostro Paese riguarda “una percentuale di nuovi nati pari all’1% della popolazione (in precisione dello 0,75%, ovvero 1 autistico su 150, mentre negli USA è del il 2%, con 1 bambino su 50, e in Inghilterra riguarda invece 1 minore su 80)”. Secondo dati ufficiali americani e inglesi, come riporta una nota dell’agenzia di stampa Dire “la somma di tutti i costi valutati nel corso della vita di un soggetto autistico e della sua famiglia (previdenza, riabilitazione, assistenza sanitaria, perdita di lavoro dei genitori, ecc.) – spiega Francesco Di Salle, professore dell’Università di Salerno – si aggira sui 4 milioni di dollari, o 3 milioni e mezzo di sterline, a persona. E quando questa percentuale si estenderà nel tempo per diventare l’1% della popolazione produrrà un costo che, se lo moltiplichiamo per una previsione di vita pari ad 80 anni per ogni soggetto autistico, arriva a 30 miliardi di euro spesi all’anno. Insomma – precisa il docente – stiamo parlando di una finanziaria”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2013
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