Lega Nord: “Nessuna offesa al ministro Kyenge”

La Lega Nord si difende e repinge al mittente le accuse. Lo fa con una nota del capogruppo della Lega Nord in commissione giustizia della Camera Nicola Molteni, che è anche consigliere comunale di Cantù

La Lega Nord si difende e repinge al mittente le accuse. Lo fa con una nota del capogruppo della Lega Nord in commissione giustizia della Camera Nicola Molteni, che è anche consigliere comunale di Cantù, la città dove nella serata di lunedì 29 luglio il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge ha visto l’uscita dall’aula dei rappresentanti leghisti. «Sulla vicenda del consiglio comunale di Cantù c’è una grande strumentalizzazione o un grande equivoco. Forse anche il ministro Kyenge è stata informata in maniera parziale sull’accaduto. Chiariamo: i due consiglieri della Lega Nord a Cantù non hanno mai insultato e offeso il ministro. Che le nostre idee sulla cittadinanza e lo ius soli siano mille miglia distanti da quelle della Kyenge e della sinistra non è un mistero per nessuno. Nemmeno per lo stesso ministro che ieri sera ha ribadito che la libertà di pensiero è sacra – spiega Molteni -. Detto questo smontiamo anche un altro equivoco: i consiglieri leghisti non hanno nemmeno abbandonato l’Aula ieri sera durante l’intervento del ministro Kyenge. Hanno solo lasciato i loro posti abituali nell’emiciclo ma hanno ascoltato le parole del ministro. Siamo in disaccordo con lei ma nel rispetto delle opinioni di tutti. Se c’è un rammarico è legato al fatto che ogni consiglio comunale è la casa della democrazia e il fatto che l’amministrazione di Cantù abbia impedito un sereno dibattito con il ministro Kyenge non è una decisione che abbiamo condiviso. Questa è l’unica nostra protesta, ma è evidente, non è contro il ministro Kyenge ma contro l’amministrazione di Cantù».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2013
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