A Cesena il Varese si fa male da solo

Dal nostro inviato – Eroe a Castellamare, con quattro rigori parati alla Juve Stabia, imputato a Cesena con la sciagurata uscita che costa al Varese la sconfitta nel primo turno di Serie B. Dura la serata per Elia Bastianoni, giovane portiere biancorosso che al 12′ della ripresa dà suo malgrado la svolta alla partita, scegliendo male il tempo su una punizione calciata – senza troppa convinzione – da De Feudis e deviando la sfera malamente addosso a Damonte autore dell’autogol che vale i tre punti.
Sarebbe però sbagliato appellarsi solo alla sfortuna per spiegare il ko (1-0) subito dal Varese al “Manuzzi”: gli uomini di Sottili infatti, dopo un primo tempo incoraggiante, steccano completamente la ripresa. Sia prima sia dopo l’autogol i bianocorossi costruiscono pochissimo, e a nulla sono valse le tre sostituzioni consecutive operate da Sottili per provare a far girare il vento. Anzi, l’inserimento di Ferreira Pinto ha fatto più danni che altro, mentre l’attacco è apparso prima troppo leggero (Lupoli-Neto), poi comunque poco coordinato, quando Bjelanovic ha affiancato il capitano. Per la prima volta dal ritorno in B quindi, il Varese comincia il campionato con zero punti all’esordio e conferma la terribile tradizione del “Manuzzi” dove non ha mai vinto. Sabato prossimo a Masnago arriverà il Modena su cui il Varese proverà a rovesciare la propria rabbia: Sottili dovrà però fare a meno di Corti, espulso nel finale per somma di ammonizioni a completare una serata negativa.

COLPO D’OCCHIO – Accoglienza calda del pubblico romagnolo per l’esordio in Serie B di Cesena e Varese. Diecimila tifosi al “Manuzzi” dove nella curva ospiti sono un circa 150 i fans biancorossi desiderosi di vedere dal vivo la “prima assoluta” di Sottili nel campionato cadetto. Commovente ricordo di Marco Pantani: la nuova maglia del Cesena ha un baffo rosa nel suo ricordo; presenti Paolo e Tonina, i genitori del Pirata.

CALCIO D’INIZIO – Il primo Varese di Serie B disegnato da Sottili regala subito una sorpresa: con Rea, in difesa, c’è anche Rodrigo Ely che pareva fuori gioco per un infortunio. Le fasce a centrocampo sono coperte da Cristiano e Calil e così è Lupoli a fare compagnia a Neto nella coppia d’attacco. Momenté, sofferente al ginocchio, non è neppure in panchina. Il Cesena di Bisoli va in campo con il 4-3-3 schiera dal primo minuto l’ex di turno Enis Nadarevic. L’altro giocatore dal passato biancorosso, Granoche, parte invece dalla panchina.

IL PRIMO TEMPO – Giocatori che si cercano e reparti che mantengono le giuste distanze, impedendo agli avversari di infilarsi per colpire. La prima frazione del Varese è ben giocata e precisa, con una prevalenza nelle azioni d’attacco rispetto al Cesena che pure schiera giocatori importanti. Una disciplina quella biancorossa che porta con sé un po’ di mancanza di fantasia, ma comunque i biancorossi piacciono nonostante la leggerezza della coppia d’attacco: Neto e Lupoli si fiutano, cercano spesso il dialogo ma non possono prendere a spallate un reparto difensivo che fa perno su marcantoni come Renzetti e Krajnc.
Così le occasioni migliori il Varese le confeziona da fuori: prima ci prova Rea di testa, poi Cristiano (intorno alla mezz’ora) indovina un tiro di controbalzo che per poco non sorprende Campagnolo (il portiere però ci arriva e mette in corner). Infine è Lazaar a sfruttare un corridoio aperto da un errore di Consolini per impegnare di nuovo l’estremo difensore di Bisoli. Padroni di casa invece poco pungenti, anche perché Rea dirige bene la linea arretrata a protezione di Bastianoni.

LA RIPRESA – Dopo un impatto simile ci si aspetta un secondo tempo altrettanto gagliardo ma la speranza è vana fin da subito. Il Cesena riparte meglio cercando soprattutto Succi in mezzo all’area e quando i bianconeri paiono aver esaurito la spinta iniziale, ecco che il Varese regala il gol partita. Punizione dalla trequarti battuta in area da De Feudis, uscita timida di Bastianoni che poi allunga la mano e fa carambolare la sfera addosso all’incolpevole Damonte. Palla in fondo al sacco tra l’incredulità di tutto lo stadio (boato a scoppio ritardato della curva cesenate sotto cui si è svolta l’azione) e Varese sotto 1-0.
Al posto di scuotere la squadra di Sottili, l’autogol paralizza ancora di più i biancorossi che faticano letteralmente a superare la metà campo; il Cesena è squadra di buona caratura ed esperienza, e ne approfitta mettendo le tende in zona d’attacco, con Defrel spina nel fianco per gli ospiti. E i cambi non fanno la differenza: Ferreira Pinto, Bjelanovic e Tremolada non riescono a dare un nuovo ritmo e così è ancora Defrel a cercare il tiro spettacolare che però Bastianoni blocca. Il raddoppio del Cesena pare cosa fatta al 36′ quando uno spiovente arriva sulla testa di Tabanelli che però, tutto solo, mette incredibilmente alto. Neppure questo rischio però serve a svoltare, e quando Corti stende nettamente un avversario a centrocampo il Varese resta pure in dieci per la doppia ammonizione del mediano. A questo punto, quasi a sorpresa, c’è pure un’occasione per il pareggio: il Cesena sbaglia a liberare e nella stessa azione Neto, Bjelanovic e Tremolada (tiro alto) ci provano senza colpire. Finisce 1-0 e non si può – ahinoi – neppure parlare di risultato bugiardo.

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