Il Varese ritrova Zecchin per battere il Modena
Esordio casalingo dei biancorossi (sabato 31, ore 20,30) che cercano i primi punti dopo la sconfitta di Cesena. Il centrocampista rientra dalla squalifica. Sottili: «Giocatore fondamentale»
Scontata a Cesena la squalifica residua dello scorso campionato, sarà Gianpietro Zecchin l’uomo in più del Varese che Sottili sta disegnando per affrontare il Modena nel secondo turno di Serie B. La partita d’esordio al "Franco Ossola" si gioca alle 20,30 di sabato 31 e permetterà ai tifosi e al mister biancorossi di riabbracciare uno dei giocatori simbolo della squadra, l’ala di origine padovana, gettato nella mischia anche per via dei diversi problemi che affliggono l’undici varesino.
Sottili dovrà infatti fare a meno di cinque uomini, gli squalificati Corti e Barberis e gli infortunati Bressan, Blasi e Momenté, ma ha almeno altri due dubbi legati alle condizioni fisiche. Rodrigo Ely è alle prese addirittura con l’orticaria che lo ha costretto a ricorrere al cortisone mentre Cristiano proverà a poche ore dal fischio d’avvio ma deve fare i conti con un affaticamento muscolare.
«Talvolta la sfortuna di qualche giocatore può essere una fortuna per gli altri» prova a esorcizzare il mister «nel senso che chi andrà in campo avrà una bella occasione da sfruttare. Arriviamo a questa partita con un po’ di pressione addosso ma l’importante è che sia quella giusta, "buona": non quella che ti mette ansia ma che ti permette il miglior approccio alla gara».
CHI IN ATTACCO? – Ecco dunque che la presenza di Zecchin assume un’importanza particolare, sia dal punto di vista tattico che dell’esperienza. «Lo conoscete meglio di me, è un giocatore di qualità indubbie e un ragazzo con atteggiamento molto positivo. Tra l’altro, oltre che essere fondamentale sulle palle da fermo, può giocare sia in fascia sia al centro: uno così lo vorrebbero tutti gli allenatori ma io – sorride – non vi dico dove lo faccio giocare contro il Modena». Molto dipenderà dalla presenza di Cristiano (mancasse lui, potrebbe giocare Tremolada in mezzo) mentre è lecito avere qualche dubbio anche per il reparto avanzato. La coppia Neto-Lupoli è parsa troppo leggera al Cesena e quindi non è impossibile pensare a un impiego di Bjelanovic, oggetto della solita pretattica del mister. «Si sta allenando bene ma è ancora un po’ indietro rispetto ai compagni. Già lunedì scorso ci ha dato una bella mano, anche se lo abbiamo servito in modo un po’ troppo confuso e cioé buttandogli palloni da dietro. Lui è uno che dà il meglio quando è servito dalla fasce e – ammette Sottili – se i palloni arrivassero da Zecchin sarebbe tutto di guadagnato».
Un altro uomo che avrà addosso gli occhi di tutti è Elia Bastianoni, suo malgrado protagonista con la papera che ha dato la vittoria al Cesena. «Io continuo a dire che è stato protagonista di una buona prestazione in cui purtroppo ha avuto quell’episodio, in cui si sono assommati diversi errori. Sa anche lui di avere sbagliato, ma in allenamento ha lavorato bene; mi auguro che i nostri tifosi lo sostengano fin dal calcio d’inizio».
NOVELLINO E IL NOVELLINO – Guardando in casa modenese, Sottili attende a fare previsioni su quale posizione potranno occupare i "canarini" da qui a fine stagione. «Con il mercato aperto è difficile fare previsioni; credo però che siano destinati a crescere, visto che hanno già preso Bruno e stanno lavorando per avere Burrai e Bacinovic. Intanto nella prima partita hanno pareggiato con il Palermo cogliendo anche due traverse: prendiamoli con le molle e stiamo attenti a non esporci ai loro contropiedi in cui possono risultare molto pericolosi. Per Sottili poi è molto interessante anche la sfida personale contro il collega, Walter Novellino. «Rispetto a un allenatore con il suo curriculum… il "novellino" sono io – scherza il mister del Varese – Finora ho affrontato Walter solo in amichevole e sono curioso anch’io di come possa andare una partita ufficiale. Non lo conosco di persona ma arrivo da Venezia: lì di Novellino si parla ancora talmente tanto che mi pare di sapere molto di lui».
PANCHINA LUNGA – Infine il tecnico di origini toscane plaude alla scelta operata dalla Lega di Serie B di istituire la cosiddetta "panchina lunga" che permette di convocare venti giocatori. «Credo che fosse ora, sia per gli allenatori che hanno più scelta sia per i giocatori che avranno sempre la possibilità di scendere in campo. Visto che le rose di oggi sono composte da 25-26 uomini mi pare una scelta sensata, anche perché il giocatore che va in tribuna si demoralizza e si arrabbia, soprattutto se ha lavorato bene in settimana».
LO SPAURACCHIO – È il duo offensivo formato da Mazzarani e Babacar il punto forte della squadra di Novellino. Il primo, romano, classe 1989, un passato a Novara in serie A, tornato a Modena lo scorso gennaio dopo un passaggio senza lasciare il segno a Udine, è una seconda punta tutta movimento e tecnica: il numero 10 sulle spalle lo responsabilizza e ne riconosce il valore. A lui il compito di lanciare e far sbocciare il talento purissimo di Babacar, senegalese pescato dalla Fiorentina in Africa: i viola lo tengono d’occhio e sperano che questo sia l’anno giusto per il ragazzo classe ’93, reduce da due prestiti non entusiasmanti al Racing Santander e al Padova. Forza fisica e velocità sono le sue doti migliori, offuscate da un carattere un po’ troppo esuberante che ne ha fin qui limitato la carriera. A 16 anni giocava già in serie A, a Firenze si augurano che possa confermare le aspettative che in molti hanno nei suoi confronti.
LIVE – VareseNews seguirà in liveblogging il match del Franco Ossola. La diretta sarà aperta come di consueto ai vostri commenti che potrete inserire direttamente o utilizzando l’hashtag #varesemodena su Twitter e Instagram.
Varese – Modena (probabili formazioni)
Varese (4-4-2): Bastianoni; Pucino, Ely (Spendlhofer), Rea, Lazaar; Cristiano, Damonte, Zecchin, Calil; Bjelanovic (Lupoli), Neto Pereira. All. Sottili.
Modena (4-2-3-1): Manfredini; Manfrin, Zoboli, Gozzi, Garofalo; Signori, Salifu, Rizzo, Mazzarani, Molina; Babacar. All. Novellino.
Arbitro: Chiffi di Padova (Ciancaleoni e Ceccarelli, IV° uomo Aureliano).
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