Per combattere il caro libri, basta cambiare la scuola
Il professor Massimo Tosi, dell'Ite Tosi, ha partecipato a un corso selezionatissimo di Apple con il progetto "book in progress". Molte le potenzialità di innovare la didattica tutelando il portafoglio
Scuola mia ma quanto sei cara!
Un abbattimento dei costi della didattica è stato realizzato all’ITE Tosi di Busto Arsizio. Da quattro anni, ormai, l’istituto di viale Stelvio a Busto fa parte della rete del "book in progress", dove i docenti condividono lavori originali, appunti e approfondimenti e ne ricavano testi scolastici che vengono poi rilegati e pubblicati alla scuola Majorana di Brindisi. Lo scorso anno, il professor Massimo Tosi era stato ricevuto dall’allora Ministro Profumo per presentare i risultati di un lavoro che coinvolge 75 scuole in tutt’Italia. Nella nostra provincia, hanno aderito al Book in progress anche i Licei di Gallarate, il Liceo Classico di Saronno, l’ITIS-IPSIA di Gallarate e l’ITIS di Varese. Grazie al progetto, gli studenti del biennio ricevono il materiale didattico prodotto ad un costo di gran lunga inferiore a quello dei normali libri di testo. Il risparmio ottenuto, permette alle famiglie di sostenere anche l’acquisto di uno strumento tecnologico ( in particolare al Tosi è l’Ipad) con cui sviluppare una didattica innovativa, basata sulla tecnologia.
Per il momento, però, il docente trattiene l’entusiasmo: « Il cambiamento non è certo dietro l’angolo – afferma il professor Tosi – ma qualcosa inizia a muoversi. Come docente ADE sarò ora chiamato a presentare le potenzialità dell’eredità di Steve Jobs. Apple ha saputo riconoscere nell’istituzione scuola la base per il miglioramento della società. Le nuove tecnologie quindi sembrano essere l’anello mancante di questo percorso evolutivo, il collegamento tra una scuola da svecchiare e la necessità di potenziare le capacità delle nuove leve, sempre più sacrificate dai modelli scolastici tradizionali. Si partirà dai colleghi per dimostrare le opportunità offerte da questi modelli che non insidiano l’individualità del singolo insegnante ma riescono anche a esaltarla. Due sono i punti cardine della rivoluzione: la tecnologia e il lavoro in equipe».
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