Presentata a Varese la “Tre Valli che resiste”

In un panorama nazionale sempre più fosco la "Binda" continua a offrire il suo piatto forte. Si corre venerdì 23 con partenza da piazza Montegrappa e arrivo a Campione d'Italia. Cunego tra i favoriti

È una Tre Valli Varesine di lotta quella che si disputerà venerdì 23, per la prima volta dopo diversi anni a chiusura del Trittico Lombardo che prevede due sostanziosi antipasti con la "Agostoni" di Lissone (mercoledì 21) e la "Bernocchi" di Legnano (giovedi 22). Una lotta contro un mondo del ciclismo che sta relegando alla "periferia dell’impero" il circuito delle corse italiane, nel nome della globalizzazione e dell’inseguimento a sponsor e risorse sempre nuove con buona pace delle corse e delle strade che hanno fatto la storia dello sport del pedale. Un declino, quello tricolore, che va oltre all’attuale crisi economica e che coinvolge tutto il sistema ciclistico italiano, sempre meno capace di attrarre sponsor e in difficoltà anche a far crescere campioni del futuro.
In questo quadro piuttosto fosco (anche perché non si vedono particolari speranze future) la "Binda" del presidente Renzo Oldani continua a proporre la sua ricetta positiva: la Tre Valli rimane una delle poche corse italiane di livello (è di categoria 1.1 HC, ovvero appena sotto alle gare di Pro Tour), ben organizzata e capace di proporre un percorso interessante sia per i corridori sia per i tifosi. Quest’anno al via ci saranno solo 150 corridori, proprio a causa della categoria che non permette alle squadre minori di gareggiare (non ci sarà ad esempio la giovane promessa varesotta Alafaci, al via invece nelle altre prove del Trittico con la sua Leopard Trek): gruppo quindi ridotto rispetto al solito ma con qualche nome di sicuro interesse. Il più applaudito dalla partenza di Varese sarà senz’altro Damiano Cunego (che sia la volta buona per lui?) capitano della Lampre, ma le squadre più interessanti paiono quelle straniere: Astana, Katusha ed Europcar si candidano a essere le leader del plotone come pure la Colombia con i suoi scalatori che potrebbero dire la loro sui tre chilometri di salita finale a Campione d’Italia.
Già, perché anche quest’anno sarà l’enclave del Casinò a ospitare l’arrivo, ennesima sconfitta per una Varese che dovrebbe essere la culla naturale di questa corsa e che invece non riesce a "tenere" il traguardo nonostante la soddisfazione ostentata dall’assessore allo sport Maria Ida Piazza in sede di presentazione. La "Binda" dal canto suo continua a fare le cose per bene: come detto il percorso è intrigante, con la riproposizione del circuito del mondiale 2008 in partenza, la scalata all’Alpe Tedesco nel mezzo che renderà dura la corsa, il consueto passaggio spettacolare di Luino e il gran finale a Campione dove è stato fatto uno sforzo per far transitare la corsa anche sul lago prima di affrontare la scalata decisiva. Per garantire sicurezza e allestimento di livello internazionale la società varesina schiererà circa 250 volontari cui vanno aggiunti circa 150 uomini delle forze dell’ordine di Italia e Svizzera, in uno sforzo congiunto che è sempre un bell’esempio di collaborazione. Un altro accordo importante è quello con la Rai che anche quest’anno trasmetterà la corsa in diretta per oltre due ore, con i commentatori che saranno chiamati a intervallare la cronaca della corsa con il racconto promozionale della provincia di Varese. «Una decisione presa di concerto con il regista Nazareno Balani – racconta Oldani – in modo che la trasmissione diventi una sorta di "Sereno Variabile" per il nostro territorio, intervallando così la situazione della corsa nei momenti che questa lo consentirà». Da anni infatti uno degli intenti della "Binda" è anche quello di fare da cassa di risonanza per il territorio, e anche per questo Oldani è rimasto particolarmente addolorato dalle polemiche sollevate nei giorni scorsi, ennesima riprova di come lo sport venga preso come pretesto per beghe politiche di "livello asilo" (stessa sorte toccata dal basket, a fazioni invertite, nella medesima sede di Palazzo Lombardia: complimenti vivissimi). «Nel periodo del Trittico Lombardo il ciclismo garantisce 1.200 posti letto nei nostri alberghi, tanto per dare un dato – ha sottolineato il presindente della "Binda" – e quando si parla di indotto portato dallo sport, ci sono risultati tangibili. La Tre Valli da anni garantisce il suo contributo e la nostra speranza è quella di proseguire così». E in un panorama nazionale di corse che vengono cancellate o ridimensionate in modo pesante, la classica varesina continua a tenere duro: venerdì ne avremo l’ennesima conferma.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2013
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