“Ripristinate l’indennità di disoccupazione per i frontalieri”
La senatrice del Movimento 5 Stelle Bignami ha presentato una mozione per chiedere al governo di intervenire sulla questione e "sanare un'ingiustizia"
«Occorre ripristinare la corretta applicazione della legge 147 del 1997 per garantire la corresponsione dell‘indennità speciale di disoccupazione ai lavoratori frontalieri». Lo chiede il Movimento Cinque Stelle in Senato con una mozione a prima firma della senatrice varesina Laura Bignami. «Da settembre scorso gli uffici Inps della Lombardia e del Piemonte corrispondono ai lavoratori frontalieri che hanno perso lavoro in Svizzera solo la disoccupazione ordinaria e dal primo gennaio 2013, come previsto dalla riforma del lavoro, le indennità di disoccupazione Aspi e miniAspi, che sono inferiori per importo e periodo di erogazione all’indennità speciale di disoccupazione. Comprendo il disagio dei lavoratori frontalieri che si vedono negare un loro diritto».
Le risposte ufficiali giunte sinora dal Ministero del lavoro, dice ancora Bignami, «appaiono insoddisfacenti ed irricevibili, infatti, la legge 147 del 1997 che è tuttora in vigore prevede che le risorse giacenti presso il Fondo a gestione separata istituito presso l’INPS vengano utilizzate esclusivamente per la corresponsione dell’indennità speciale di disoccupazione, sino all’esaurimento del Fondo». Le risorse, che attualmente ammontano a circa 270 milioni di euro, – spiega la senatrice- derivano dalla retrocessione all’INPS da parte della Svizzera delle quote di contribuzione versate dai lavoratori frontalieri sino al 2009.
«Con la mozione presentata chiediamo, pertanto, al governo di sanare questa grave ingiustizia che penalizza migliaia di lavoratori residenti principalmente nelle province di Varese, Como, Sondrio e Verbano-Cusio-Ossola. Sarebbe, inoltre, quanto mai opportuno che l’Italia portasse avanti un tavolo di confronto con la Confederazione elvetica per risolvere le questioni previdenziali e fiscali relative ai circa 50.000 lavoratori frontalieri, i quali contribuiscono a dare impulso al sistema produttivo svizzero e costituiscono una risorsa per l’economia delle province italiane di confine». Il Movimento 5 Stelle si sta muovendo nella stessa direzione anche in Regione Lombardia.
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