Bressan: “Quest’anno a Varese c’è il clima giusto per sognare”

Il portiere biancorosso è stato protagonista della gara contro la Reggina, ma esalta le qualità del gruppo e del mister: "Sottili è molto preparato e la squadra, anche se giovane, ha grandi valori dentro e fuori dal campo"

Dopo un inizio stagione condizionato da uno sfortunato infortunio alla mano, Walter Bressan è tornato a proteggere i pali della porta del Varese e martedì sera nella gara vinta contro la Reggina è risultato determinante con almeno tre interventi salva risultato, dimostrando di aver recuperato i livelli a cui ha abituato la tifoseria varesina negli ormai tre anni di militanza in biancorosso. 
 
Walter, per lei martedì sera è stata una partita da protagonista dopo un periodo poco positivo.
«Sono d’accordo a metà. L’anno scorso il Varese è incappato in una stagione poco positiva e così anche tanti giocatori; io ne ho risentito, ma non mi sembra di aver fatto una stagione negativa. La gara contro la Reggina invece è stata una classica sfida da serie B in cui non esiste una favorita e gli episodi fanno la differenza. Questa volta c’è andato bene quasi tutto e ci siamo presi i tre punti dimostrando di aver voglia sempre di fare risultato».
 
Leonardo Pavoletti, in sala stampa al termine della partita, le ha fatto i complimenti dicendo che la vittoria era dovuta in gran parte a lei.
«Questo è l’emblema della solidità di questo gruppo; un compagno che spende parole di elogio per un altro è il segno che si lavora bene e che la squadra è viva. In compenso, ringraziando Leonardo, dico che senza il suo gol avremmo pareggiato. Pavoletti è una persona dai valori devastanti, non solo tecnici, ma anche nello spogliatoio».
 
Questo è il suo terzo anno a Varese, come vede la squadra di questa stagione con le passate di cui ha fatto parte?
«Nel mio primo anno eravamo molto forti, forse la squadra più forte delle tre. L’anno scorso ci sono stati dei particolari negativi e tanti cambiamenti non si sono incastrati come dovevano. Quest’anno lo definisco l’inizio di qualcosa. La società ha puntato su giovani di valore e può venir fuori qualcosa di molto buono».
 
E su mister Sottili cosa può dire?
«L’allenatore è molto preparato. Mi ha colpito molto come lavora sui dettagli, non gli sfugge niente, studia molo gli avversari e sa farsi capire all’istante».
 
La difesa del Varese quest’anno è formata da molti ragazzi giovani. Cosa vuol dire?
«É importante sottolineare questo indizio. Da fuori magari non ci si fa caso, ma molti compagni hanno 19, 20 o 21 anni e hanno tutto il diritto di sbagliare per crescere. Da un buon punto di partenza come il nostro, però, non si può che fare sempre meglio».
 
Sabato sarete ancora in campo a Masnago contro la Ternana; che gara si aspetta?
«Sarà un’altra partita durissima. A mio parere i rossoverdi sono una delle rose più forti del campionato e per me rimangono una delle favorite per la promozione. In più hanno anche loro un allenatore molto preparato e quindi ci aspetta un’altra partita da serie B dura e tosta, ma con il nostro pubblico a sostegno speriamo di ripeterci».
 
Dove può arrivare questo Varese?
«Domanda difficile. Non voglio sbilanciarmi, anche perché il campionato di serie B è lungo e impronosticabile, ma posso dire che si respira un buon clima, sia nello spogliatoio, sia in città e questo non può che fare il bene della squadra. In questi primi mesi sento un senso di appartenenza a questi colori che non avevo ancora assaporato».

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Pubblicato il 26 Settembre 2013
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