Come saranno usati i 13 milioni da Amsc? Un’intervista al sindaco Guenzani

Le risorse venute dalla vendita di Commerciale Gas sono significative e l'uso è il tema centrale per l'amministrazione, che intanto ha avviato i primi interventi di manutenzione. In attesa della discussione in consiglio comunale, alcune indicazioni

I tempi per i lavori in viale Milano e quelli per il recupero del Maga, il destino di alcune strutture comunali come le ex Scuole Bottini, ma anche le indicazioni sull’uso delle risorse che sono venute da Commerciale Gas (tema su cui il PdL ha chiesto una risposta ufficiale in consiglio comunale). Sono alcune delle questioni affrontate dal sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani, in vista della parte conclusiva di un anno di molte incertezze, non solo per Gallarate ma un po’ per diversi Comuni alle prese con bilanci da far quadrare. Per questo entriamo in municipio e chiediamo di fare il punto della situazione a Gallarate e di capire a che punto sono alcuni progetti più o meno aperti da mesi.

Prima di parlare di strade e manutenzioni, partiamo però dalla polemica politica: nel PdL c’è chi dice che ci siano molti problemi nella sua maggioranza e che ci si prepara per le elezioni. Il 5 ottobre avete un vertice di maggioranza all’Aloisianum…
«Francamente non capisco proprio da dove sia uscita questa ipotesi di maggioranza in bilico, è pure invenzione e fantasia che non trova riscontro nei rapporti tra sindaco, assessori e partiti della maggioranaza. O forse si tratta di un auspicio di chi si augura un cambio di guida per rioccupare posti di potere occupati per anni: un’astinenza da digiuno, direi, la speranza che la legislatura s’interrompa».

E allora vediamo l’amministrazione. Quest’estate ci sono state molte lamentele e polemiche sulla manutenzione delle strade e del verde, cambieranno le cose?
«Le risorse ridotte non hanno consentito di stanziare fondi consistenti per le manutenzioni, che sono quelle che ora sono in appalto. Poi c’è il problema dei vincoli del patto di stabilità: forse difficilmente comprensibile per i cittadini, meno per i consiglieri. Se qualcuno all’opposizione capisce che è impossibile per motivi giuridici, non può poi criticare perché non si opera. Anche ora che stiamo appaltando lavori, viaggiamo sempre sul filo del patto di stabilità».

E allora sulle manutenzioni, cosa devono aspettarsi ora i gallaratesi?
«Per altre scelte fatte – che io non critico – riscontriamo che le manutenzioni degli immobili comunali sono state tralasciate: non si può imputare alla amministrazione in carica da due anni il fatto che una facciata sia fatiscente per anni di mancato intervento. Sono lavori di entità tale da richiedere fondi e stanziamenti consistenti che il nostro bilancio si può permettere solo con entrate straordinarie, che finalmente si realizzano».

Con la vendita di Commerciale Gas, passaggio anche criticato…
«Senza entrate straordinarie avremmo fatto piccolo cabotaggio, lo dico francamente: tutti i Comuni sono costretti a muoversi tra i problemi di manutenzioni e spesa ordinaria, con gli amici sindaci di Busto e Varese ho verificato gli stessi problemi. Nel contempo abbiamo visto persino Comuni – come Arcisate – dove non viene dato il pasto ai bambini i cui genitori non pagano. E allora dico: o tutte le amministrazioni sono inefficienti, oppure sono problemi oggettivi con cui tutti si misurano»

Veniamo allora alle risorse straordinarie: c’una grossa entrata Commerciale Gas, come la utilizzerete?
«È una risorsa importante. Deve essere ben definita la parte che deve essere trasferita a noi e quale serve alla gestione della ex municipalizzata, che ha deficit pregressi soprattutto in un settore, il celebre parcheggio interrato, che costa in gestione più di quanto potrebbe incassare al massimo.

È vero che qualcuno ha ipotizzato la vendita, del parcheggio?
Se potessimo venderlo, lo venderemmo volentieri, ma chi lo acquisterebbe? Abbiamo valutato anche la vendita di un solo piano, ma chi lo acquista dovrebbe fare lavori per creare i box, la tipologia di posti auto richiesti dal mercato. E poi nella zona si è costruito molto, con la creazione di nuovi posti auto».

Ma al di là della questione del parcheggio di via Bottini, la ripartizione delle risorse quale sarà?
«Bisognerà stabilire l’importo del trasferimento, stiamo verificando in assoluto accordo con il cda di Amsc. Ci sono poi delle opere ereditate (e su cui non c’è certo parere contrario) che impegnerebbero per molti anni risorse e per cui stiamo verificando forme di finanziamento diverse. Ad esempio scuola di Cedrate – opera necessaria che confermiamo – impegnerebbe per 5 milioni di euro le risorse comunali: immaginando che si usi anche solo metà delle risorse da Commerciale Gas (in totale 13 milioni, ndr), 5 milioni assorbirebbero la gran parte Stiamo verificando per queste opere una forma di finanziamento come il leasing in costruendo o project financing, realizzazione diretta da parte di un’azienda che rimane proprietaria in cambio dell’affitto. Il vantaggio è che non si usano risorse nell’immediato, ma si usano le risorse della parte corrente: il Comune paga l’affitto dell’edificio, fino al suo riscatto. Così si allargherebbe la potenzialità d’intervento, che avrà sempre come priorità la manutenzione, di scuole e di strutture pubbliche».

E gli interventi sulla rete stradale, al di là delle riasfaltature previste ora? Dove si interverrà?
«Alle risorse stanziate oggi si aggiungono anche contributi regionali, per esempio i lavori sono previsti su Viale Milano in modo da completarli prima del traffico natalizio che pesa sempre su quella zona»

A proposito: lo scorso inverno la polemica fu su viale Milano con previsioni di disastro, quest’estate le attenzioni si sono concentrate sulla rotonda di via Borghi-20 settembre-Venegoni. Come sta andando, secondo lei?
«Va detto che progetto non è stata fatto sulla base di percezioni, era affidato con un incarico di studio di traffico affidato ad una società tra le maggiori. Questo ci ha convinto che si sarebbe potuto fare. Da agosto a settembre l’uso ha dimostrato che previsioni erano corrette. Mi pare anzi che il traffico sia più fluido, anche se ancora mancano i semafori pedonali in piazza San Lorenzo dove si formano le code… semafori ordinati pochi giorni fa e che saranno installati. Da ultimo, il timore di intasare via Postcastello all’interno del centro storico non ha trovato corrispondenza: siamo monitorando anche il traffico in via Chiesa e forse non sarà necessario neppure invertire il senso unico come si era ipotizzato. In via Postcastello entrano solo le auto che hanno un motivo. Devo dire poi che abbiamo ricevuto anche alcune lettere a favore di molti molti cittadini, a cominciare da commercianti zona».

Diceva prima delle manutenzioni degli interventi da far partire, però…
«Particolare attenzione nell’esame dei fondi è rivolto a quegli edifici di valore per la città, come scuole di via Bottini e Minoletti, edifici oggi abbandonati e non decorosi».

Sul destino del cosidetto Palazzo Minoletti ci sono novità?
«Puntiamo a lavori di mantenimento dell’edificio e ad un utilizzo parziale, ad esempio con l’estensione sala mostre che abbiamo iniziato ad usare per alcune iniziative».

E – viste che le ha citate – cosa sarà delle scuole di via Bottini, abbandonate da diversi anni dopo la riorganizzazione degli istituti cittadini?
«Ci sono diverse ipotesi, sempre direi però nel settore pubblico-culturale. Potrebbe anche essere una buona sede per una scuola musicale di un certo livello».

Spostare l’istituto Puccini?
«Sì, un’ipotesi potrebbe essere trasferimento dell’Istituto Puccini. Ipotesi interssante perché libererebbe una risorsa, Villa Majno, che potrebbe davvero interessare a qualche privato, per la vendita. Dovremmo verificare nel complesso quali siano gli immobili che davvero possono interessare al privato, anziché quelli che vengono continuamente rimessi all’asta: le ex scuole di via Marco Polo a chi possono interessare? L’idea di mettere all’asta casa e negozio davanti a San Pietro ha creato interesse, più di una società è interessata in vista dell’asta.
A proposito degli edifici da recuperare, l’obbiettivo deve essere evitare costi di gestione in futuro. In passato si è fatto l’errore – nel pubblico ma anche nel privato – di fare investimenti in base alle risorse disponibili in quel monento, senza pensare a quel che costi mantenerli. Oggi fare investimenti sul risparmio energetico significa anche lavorare per abbassare costi di gestione, qui entra in gioco il PAES, il piano approvato per la riduzione delle emissioni».

Curiosità: a proposito di vendite sul mercato di proprietà comunali, ma la celebre colonia di Cugliate Fabiasco? L’abbiamo anche vista di recente durante il nostro #141tour e lassù sui monti dicono che il prezzo d’asta è sempre troppo alto, sono decenni che si prova a vendere i terreni…
«Se qualcuno volesse fare anche una offerta molto più bassa, saremmo disponibili. Si sa che man mano che le aste vanno deserte il valore si abbassa. Con una battuta: se ci fosse una offerta per metà del suo valore stimato, la prenderemmo in considerazione».

Nella maggioranza di centrosinistra è stato di nuovo posto il tema della sostenibilità del polo culturale: ci sono margini d’intervento o nuove prospettive?
«A Gallarate abbiamo eccellenze come polo teatrale riconosciuto da molti, il sistema bibliotecario su cui ruotano altri Comuni, il Puccini intorno a abbiamo contatti interessanti ad esmepio con Sea e un corso di master universitario di perfezionamento. E da ultimo c’è una capacità artistica spontanea che esiste nella nostra città e che ha bisogno di una sede prestigiosa, e che magari si potrebbe trovare nella realtà del Palazzo Minoletti».

E poi c’è il Maga: come va il recupero dell’edificio?
«Ci stiamo lavorando, stiamo lavorando in tempi ristretti: l’impresa che ha fatto secondo lotto di bonifica ha finito con venti giorni d’anticipo, con parti dell’edificio che oggi sono ritornate utilizzabili. Intanto ci stiamo facendo conoscere con le mostre a Milano e Monza e anche su questa base si è fatto un accordo tra le tre città (Milano, Monza e Gallarate) in vista di Expo».

Ma per l’edificio del Maga che tempi avete in mente?
«Bonifica entro fine ottobre, compresa una copertura provvisoria. L’obbiettivo per completare il recupero e la riapertura è fine 2014».

E la biblioteca?
«Il trasferimento nell’ex Gam è temporaneamente sospeso, perché la Gam ospita oggi le opere trasferite dopo l’incendio. Resta comunque intatta l’ipotesi di trasferimento della biblioteca con il passaggio allo scaffale aperto».

Quindi fino a 2014 niente biblioteca?
«Se i depositi del Maga fossero recuperati e dessero garanzie di assoluta sicurezza, si potrebbe operare già prima un trasferimento delle opere liberando gli spazi dell’ex Gam. Così si potrebbero guadagnare 3-4 mesi per la biblioteca»

Ultima polemica estiva: quella sul comandante della Polizia Locale Emiliano Bezzon.
«Mi fa piacere che il lavoro di Bezzon sia apprezzato e riconosciuto, al punto che si pensi che faccia anche il lavoro del sindaco. Anzi, vuol dire che il sindaco ha avuto il merito di portarlo a Gallarate. Secondo: nessuna invasione di campo, non supplisce alle funzioni degli amministratori: il comandante risponde ai cittadini perché i cittadini a volte scrivono direttamente a lui. I cittadini sanno che la Polizia Locale ha un comando e un comandante che si prende le responsabilità dell’operato dei vigili. Terzo: non c’è nulla che il dottor Bezzon faccia che non sia approvato dal sindaco e dall’amministrazione. E da ultimo, aggungo che la nomina del dottor Bezzon nel consiglio di amministrazione di Accam viene dal fatto che la legge prevede che su 5 nel Cda 3 siano dipendenti comunali dei Comuni partecipanti. Il sindaco di Gallarate ha indicato un funzionario competente, altri come Lonate Pozzolo non ha neppure nominato un dirigente o un dipendente in posizione apicale».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Settembre 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.