Fusioni di comuni, ci sarà un “referendum day” ai primi di dicembre
Via libera dalla dalle commissioni Affari Istituzionali e Riordino delle Autonomie. Tra i progetti anche l’ipotesi di accorpamento fra Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Veddasca
Le commissioni Affari Istituzionali e Riordino delle Autonomie hanno dato il via libera oggi, 5 settembre agli 11 progetti di fusione che riguardano diversi comuni lombardi, tra cui anche Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Veddasca (nella foto, uno scorcio del verbano ripreso da Pino). Il voto dell’aula è stato unanime in commissione Affari Istituzionali riunito in seduta congiunta con la commissione speciale Riordino delle Autonomie. Un ulteriore passo in avanti è stato siglato oggi con il via libera al referendum day per la fusione di Comuni. La commissione ha colto un’esigenza di razionalizzazione del territorio declinanandola in un’ottica di semplificazione dei livelli di governance e di incremento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa della Regione Lombardia.
Norme più semplici, tempi minori, procedure uniformi e un referendum consultivo da tenersi una volta all’anno. Inoltre, la garanzia che i Comuni che decidono di unirsi potranno concludere il percorso, grazie all’accompagnamento di Regione Lombardia, entro la prossima tornata elettorale del 2014. Questi i principi fissati dal Consiglio regionale a seguito anche di parere positivo della Giunta regionale.
Dopo il referendum consultivo, i progetti di legge torneranno in commissione che prenderà atto del risultato referendario, e deciderà se proporre il risultato al voto finale del Consiglio.
Prevista dall’articolo 133 della Costituzione, la fusione consiste in un processo di accorpamento e soppressione di più Comuni preesistenti finalizzato ad istituire un nuovo Comune unico. La stessa Carta costituzionale demanda alla Regione la titolarità dell’iniziativa «sentite le popolazioni interessate».
Stefano Carugo, presidente della commissione Affari Istituzionali, e Giulio Gallera, presidente della commissione speciale Riordino delle Autonomie, hanno commentato il via libera all’approvazione del referendum day per la fusione dei Comuni, previsto per i primi di dicembre: «Undici progetti di fusione approvati oggi dalle commissioni e almeno altri 8 che saranno approvati domani dalla Giunta regionale (per un totale di comuni che coinvolgerà più di 100mila abitanti) sono la dimostrazione che la Regione Lombardia ed i comuni lombardi sono in prima linea per ridurre i costi della macchina amministrativa e al contempo migliorare i servizi erogati ai cittadini lombardi.
Siamo molto soddisfatti dell’importante azione di razionalizzazione che le commissioni e il Consiglio regionale stanno compiendo e che ora coinvolge le comunità locali per verificare con il voto popolare il loro consenso».
Ecco gli 11 progetti di fusione approvati oggi:
Verderio Inferiore e Verderio superiore (Como)
Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano (Como)
Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda, e Valrezzo (Como)
Cornale e Bastida de’ Dossi (Pavia)
Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Veddasca (Varese)
Virgilio, Borgoforte (Mantova)
Covo, Fara olivana con Sola e Isso (Bergamo)
Sant’Omobono e Valsecca (Bergamo)
Brembilla e Gerosa (Bergamo)
Bellegio e Civenna (Como)
Drezzo Gironico e Parè (Como)
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