Molotov e scritte contro l’Anpi
Attaccata la sezione di via Menotti dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Indaga la Polizia. Il sindaco Centinaio: "Un atto vile che offende la memoria di una città medaglia di bronzo per la Resistenza"
Un preoccupante nuovo atto intimidatorio nei confronti di una sezione dell’Anpi. Ignoti – durante la notte – hanno lanciato due bottiglie incendiarie contro la sede dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia di via Menotti e hanno vergato con una bomboletta spray sul muro adiacente la scritta "partigiani boia". L’amara sorpresa è stata trovata questa mattina dagli iscritti. Stupore e rammarico da parte del presidente Luigi Botta che sottolinea, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano locale Legnanonews.com, come non sia mai accaduto un episodio del genere nemmeno quando c’era il Movimento sociale. Sul fatto indagano gli uomini del commissariato.
Il sindaco di Legnano Alberto Centinaio ha subito espresso la propria solidarietà all’associazione: «Il grave attentato alla sede dell’Anpi è un oltraggio all’intera città. Legnano, città insignita della Medaglia di Bronzo per il suo impegno nella lotta di liberazione dal nazi-fascismo, è vittima di un atto vile che offende la memoria di tutto coloro che hanno sacrificato la vita per costruire una Repubblica democratica sulle ceneri della dittatura fascista. Come sindaco e come iscritto all’ANPI auspico che i responsabili siano presto individuati e assicurati alla giustizia. Spero di sbagliarmi, ma non posso fare a meno di collegare quanto successo al proliferare di movimenti politici, gruppuscoli e partiti che si ispirano ad ideologie di estrema destra che da un anno hanno scelto Legnano come proprio terreno di azione. Se qualcuno pensa di portare in città un clima di tensione che pensavamo di aver ormai consegnato alla storia si sbaglia di grosso: la mia Amministrazione farà tutto quanto è in suo potere per sconfiggere un simile tentativo».
Solidarietà è stata espressa anche dal presidente della sezione bustocca dell’Anpi (attaccata solo qualche mese fa per l’ennesima volta), Stefano Tosi: «Si insiste a parlare di "pacificazione" – richiesta dalla destra – e poi sul territorio, particolarmente il nostro delle Provincia di Milano, di Varese e anche di Como, continuano a ripetersi episodi gravi, di chiaro stampo reazionario e sostenuti da questa nuova onda di virulenza nazi – fascista ( l’emergere della "comunità dei 12 Raggi", l’apertura di nuove sedi di "forza Nuova", il "Festival Boreal", imbrattamenti vari etc..). Si continua a parlare – da destra – del superamento del dualismo fascismo / antifascismo, ma poi si "scivola" in metodo che rispecchiano quelli del ventennio mussoliniano. A dimostrazione, appunto, che fascismo non è una parola vecchia: il metodo di lotta politica, fatto di intimidazioni, attacchi alle sedi delle associazioni democratiche – ne sanno qualcosa anche i sindacati ed il PD – e annientamento dell’avversario, sono modernissime. A tutti i compagni di Legnan la nostra solidarietà e vicinanza, un forte abbraccio e un invito a resistere, ad essere presenti, nelle piazze e nelle scuole, a non cedere territorio».
«Condanno con forza il vile e spregevole atto intimidatorio ai danni della sede Anpi di Legnano. Si tratta di un gesto che ferisce il nostro territorio. Esprimo dunque la mia solidarietà e comprensione a tutti gli iscritti e sostenitori, invitandoli a proseguire il loro impegno di testimonianza e sensibilizzazione nei valori di libertà». Così commenta Mario Mantovani, vice presidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia.
«A nome mio e di tutto il Partito democratico della Lombardia – commenta Alessandro Alfieri, coordinatore PD Lombardia -, condanno l’atto criminale contro la sede Anpi di Legnano. E mi auguro che gli inquirenti individuino al più presto i responsabili dell’attentato.
Nell’esprimere vicinanza a tutti coloro che tengono viva la memoria storica e i valori della Resistenza, credo sia dovere di tutti tenere alta la guardia per impedire che atti di inaudita violenza e intolleranza si ripetano».
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