Vajont, duemila vite da ricordare

Corriere delle Alpi e Messaggero Veneto hanno realizzato uno speciale dedicato alla tragedia del 9 ottobre 1963. Una diretta e un ampio archivio multimediale con video, immagini e testimonianze

1.910 vite da ricordare. Il Corriere delle Alpi e il Messaggero Veneto hanno raccontato il Vajont attraverso i nomi ma soprattutto le storie di tutte le vittime della tragedia avvenuta il 9 ottobre del 1963. Nel cinquantesimo anniversario del disastro i quotidiani hanno pubblicato un ampio speciale on line con documenti, immagini, una diretta da Longarone e un memoriale dedicato a chi perse la vita quel giorno. 
Un vero e proprio archivio multimediale che descrive il Vajont in tutte le sue fasi: il "prima" con il progetto e la costruzione della diga tra le proteste degli abitanti e gli allarmi di geologi ed esperti, la tragedia con le immagini e le testimonianze dei sopravvissuti e il "dopo", con i racconti dei soccorritori, le inchieste e le lunghe vicende giudiziarie per stabilire coinvolgimenti e responsabilità.

«Ci vollero 37 anni per costruire la catastrofe, dal primo progetto di massima del 1926 al fatale 1963 e 4 minuti perché la strage si compisse, dalle 22.39 alle 22.43 del 9 ottobre 1963».

Il progetto:

Il 9 ottobre 1963 metà di una montagna precipitò nel lago della grande diga del Vajont, al confine tra Veneto e Friuli. Un’enorme massa d’acqua superò la diga cancellando letteralmente tutti i paesi intorno a Longarone. Un evento che ha segnato la storia d’Italia, ma ancor più la storia delle popolazioni di quelle terre. A 50 anni di distanza, insieme a tutti voi, vogliamo ricordare le 1.910 persone che persero la vita. Ciascuna persona, una per una. Aiutateci.

Vai al memoriale delle vittime


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Ottobre 2013
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