Naufragio Cimberio, Valencia la distrugge
Varese perde di 34 punti contro la forte formazione spagnola, implacabile dall'arco e più potente sotto canestro. Finisce 98-64 con i biancorossi che resistono solo nel primo periodo
Dal nostro inviato – L’unica cosa che non riesce a Valencia nel match di Coppa con la Cimberio, è di toccare i 100 punti. La macchina da canestri arancione si ferma sul 98-64 dopo due canestri del 16enne Perez, che rendono bene l’idea della disfatta patita da Varese in terra spagnola, contro la squadra favorita per vincere il giorne e tra quelle in predicato di giocarsi l’EuroCup. Ma nessuna scusa è possibile per giustificare la prova della squadra di Frates, letteralmente demolita dal tiro da tre valenciano (13 su 24, con Van Rossom, Lafayette e Aguilar pazzeschi) cui Ere e compagni hanno risposto con un brutto 26% per altro aggiustato nella seconda metà di gara.
Anche difficile commentare questa partita in cui i padroni di casa hanno messo sul parquet tutta la propria potenza di fuoco, motivatissimi dopo la sconfitta di Lubiana che ha impedito loro di restare a punteggio pieno in classifica. Dall’altra parte però ci si aspettava una Cimberio almeno volenterosa, ma le buone intenzioni iniziali si sono spente dopo pochi minuti, giusto il tempo per Valencia di alzare l’intensità in difesa e piazzare un parziale che ha ammutolito i biancorossi, già tenuti in piedi dai punti di soli tre giocatori: Clark, Coleman e Hassell. E a un certo punto Varese non ha solo alzato bandiera bianca ma si è proprio “consegnata al nemico”, proponendo quintetti costruiti solo per evitare di spremere troppo i titolari con qualche acciacco. Così, a ricordarsi in positivo di questa trasferta, saranno solo gli esordienti Mei (3 punti) e Affia, a lungo in campo. Ma come per i mancati 100 punti di Valencia, non stiamo neppure parlando di magre soddisfazioni. Solo di una lezione bella e buona che deve far riflettere sulle difficoltà “europee” di questa squadra.
COLPO D’OCCHIO – Bello e funzionale, il Pabellon Fuentes de San Luis (o Pavellò Fuente de Sant Lluis alla valenciana) si riempie all’ultimo ma presenta una bella cornice di pubblico (6000 spettatori) per la quarta giornata del girone di Eurocup. E il relativo silenzio del prepartita si rompe sulla contesa quando la banda della Aficiòn arancione inizia il suo show. Non manca una rappresentanza da Varese, con 5 ultras arrivati con lo striscione degli Arditi che fanno il loro dovere “vocale”.
PALLA A DUE – Ere può giocare e quindi va direttamente in quintetto, che Frates non cambia di una virgola preferendo ancora Polonara a Sakota. Perasovic, che ha molte più alternative, mette Van Rossom in regia e conferma Martinez in guardia (l’unico sempre titolare); c’è anche l’ex senese Romain Sato.
LA PARTITA – L’avvio della Cimberio è incoraggiante, con Hassell (foto S. Raso) subito a quota 5 punti e con Varese che sale sino al + 6 (6-12) dopo metà periodo. Cos’ però si sveglia il can che dorme: a ringhiare è Martinez che con 8 punti in fila riporta i padroni di casa in linea di galleggiamento. Poi ci pensa Lafayette con il primo vantaggio (17-14) che Varese non rimarginerà mai, perché l’ultima parte del primo quarto è un parziale di 9-0 per gli arancioni che alla sirena conducono 21-14.
Varese perde ancora terreno nei minuti successivi, con Lafayette protagonista, ma per lo meno non esce di partita. Coleman e Clark si destreggiano bene e riportano i biancorossi a -10, ma due sciagurate gestioni a ridosso dell’intervallo regalano a Valencia un facile break che porta negli spogliatoi sul 46-31 con alcuni sprazzi di Doellman e Aguilar.
Doellman però vuole prendersi tutta la scena
IL FINALE – Non basta perché Perasovic chiede ai suoi di continuare a giocare senza freni, pur variando i quintetti. Valencia allora dilaga con Doellman – che giocatore! – e Aguilar sugli scudi anche accanto ai ragazzini della panchina. Frates decide di non rischiare più i suoi acciaccati (Coleman ed Ere), dà spazio ad Affia e Mei oltre che a Rush che completa una serata negativa con il bisticcio con Sato. Il punteggio è una condanna, Valencia festeggia il baby Perez che segna 4 punti e saluta i malcapitati in maglia nera, sepolti sotto 34 punti di divari. Troppo. Davvero troppo.
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