Progetti sociali a colpi di tweet

Come ti racconto la solidarietà a colpi di foto e tweet. Loro lo hanno fatto sul serio e ce lo hanno raccontato a Glocalnews, nell’incontro "Tra Sociale e Social dal Brasile ad Haiti", scoprendo il lato nascosto dell’informazione. Quella che si mette al servizio di progetti benefici e lo fa in maniera disinteressata. E che diventa ancora più coinvolgente se realizzata dall’altra parte dell’Oceano.
Così grazie a Matteo Tarabini ed Emanuela Carabelli, lei impegnata nel sociale, lui social media editor e blogger, abbiamo scoperto un Brasile diverso, che non è solo quello di dei campionati di calcio. Il progetto Deixa Fair, ovvero "lascia parlare" declinato dal blog ai socialnetwork, ci ha mostrato un paese dove la comunicazione sociale può fare molto per restituire ai suoi abitanti consapevolezza e la visione di un futuro possibile. "E proprio i bambini e i ragazzi ci hanno confermato che è possibile anche partendo dalle situazioni di povertà".
Mentre il nostro collega Manuel Sgarella con progetto "Verso Haiti" ha dovuto confrontarsi con la realtà di uno dei paesi più poveri del mondo "dove bambini, donne e persone anziane non sfuggono davanti all’obbiettivo, ma gli uomini sì, temendo ancora di perdere l’anima in una foto". Ma dove è necessario raccontare la rinascita possibile di una comunità.
Incontri e luoghi che hanno richiesto adattamento e spirito di iniziativa "Ogni programma fatto a casa, una volta arrivatì a contatto con realtà così lontane dalla nostra quotidianità, è saltato- ha ammesso Manuel – ma ci ha restituito un mondo autentico, spontaneo, che può far sentire il nostro lavoro di giornalisti e comunicatori davvero utile".
Intanto Matteo e Emanuela pensano a reperire fondi per tornare in Brasile perchè i ragazzi di Vila Esperança li aspettano e "stanno continuando a raccontare le loro vite e le loro speranze". E grazie ai social media questo è possibile anche attraverso un post. "Ma l’incontro e la conoscenza restano fondamentali, ora più che mai".