Frates quasi soddisfatto: “Ma ci manca ancora qualcosa in difesa”
L'allenatore biancorosso a metà tra il rammarico ("Speravamo di vincere in trasferta") e la soddisfazione per una buona prova. "Crescere in retroguardia è fondamentale per quando si perde lucidità in attacco"
Doppia sensazione per Fabrizio Frates al termine della partita persa in Francia con l’Asvel Villeurbanne. Da un lato il rammarico di non aver fatto proprio il match, dall’altro la soddisfazione per il gioco espresso e la speranza che questa non sia una prova isolata in tal senso.
«Siamo anzitutto dispiaciuti – dice il coach della Cimberio – perché quest’anno ci manca ancora una bella vittoria in trasferta e ci tenevamo a coglierla qui a Lione. Ci abbiamo però provato mostrando un bell’atteggiamento e un piglio positivo, siamo rientrati nell’ultimo periodo fino a quando loro sono stati molto bravi a trovare due canestri decisivi nel finale con Sy e Wright. Azioni molto ben costruite nonostante una nostra buona difesa. Detto questo però, siamo riusciti nell’obiettivo di dare riposo a Scekic ed Ebi Ere che fino a qui è stato spremuto parecchio; nonostante ciò abbiamo sempre tenuto botta e questo è importante anche in vista di Pistoia».
La partita di domenica in Toscana in effetti è al centro dei pensieri di un po’ tutto l’ambiente biancorosso. «Ovviamente ogni partita fa storia a se – prosegue Frates – e sappiamo che in campionato troveremo un campo molto caldo e difficile da espugnare. Ci andremo però partendo da alcuni dati di questa sera: abbiamo catturato ben 17 rimbalzi d’attacco, numero davvero inusuale, ma anche abbassato molto il numero di palle perse grazie a una buona lucidità in attacco, a un gioco controllato e a una buona circolazione di palla. Per il salto di qualità però dobbiamo ora crescere in difesa, perché nei momenti in cui perdiamo un po’ di lucidità in fase offensiva, diventa necesserio stringere un po’ le maglie in retroguardia. Dovremo imparare a essere più duri, solidi e fisici per stare in partita anche quando per due o tre possessi non facciamo canestro».
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