La Cimberio riscopre Sakota e dilaga a Cremona
Il lungo torna a essere decisivo (25 punti) nella trasferta in casa della Vanoli, travolta 75-94. Varese spacca la partita nel secondo quarto e spera ancora nelle Final Eight
Dal nostro inviato – In extremis sull’anno solare e sul girone di andata, la Cimberio guadagna i primi due punti esterni del proprio campionato e torna a mettersi in corsa per un posto alle prossime Final8 di Coppa Italia anche se il calendario (Siena in trasferta, Roma in casa) è di quelli impervi. Nell’attesa però, i biancorossi si godono una delle migliori prove stagionali sul campo di Cremona, un parquet solitamente ostico che però stavolta si rivela un tappeto rosso per l’attacco di Varese. Spazi davvero larghi quelli concessi dalla Vanoli che la squadra di Frates occupa al meglio, tirando cioè con percentuali eccellenti (58% da 2, 52% da 3, appena 4 liberi segno della difesa “piuma” della Vanoli) e spaccando la partita già nel secondo quarto con un 12-29 di parziale tagliagambe. Dopo Keydren Clark, il migliore contro Bologna, tocca a un altro giocatore fino a qui sottotono guadagnarsi i riflettori. Dusan Sakota (foto S. Raso) ricambia la fiducia che stavolta Frates gli concede e chiude la sua personale marcia trionfale con 25 punti, nessun errore da 2 e cinque triple a bruciare la retina di Cremona. E, a proposito di uomini in bilico, anche Erik Rush risponde alla grande con almeno due schiacciate da paura oltre a tanta applicazione.
Con questi protagonisti, i titolari possono limitarsi a dare un contributo “normale”: Ere domina il primo quarto, Banks e Clark si accendono quando c’è bisogno di loro senza però strafare mentre Scekic fa tanta legna in area sfruttando i problemi di falli di Hassell. Forse proprio quest’ultimo è il meno brillante della compagnia, ma comunque dà a sua volta qualche segnale positivo. Insomma una specie di serata di grazia per la banda-Frates che con questi due successi post natalizi si lascia alle spalle forse in modo definitivo le paure della zona retrocessione e prova ora a guardare al futuro e a se stessi con maggiore fiducia.
E forse la mossa di Vescovi – non cambiare allenatore e togliere in un certo senso “potere d’acquisto” ai giocatori – è stata quella giusta, al netto di due avversarie come Virtus e Cremona che paiono quelle ideali per favorire Varese per via di una difesa troppo leggera. A proposito, dopo il match la Vanoli ha annunciato il taglio di Kalve a favore del lituano Donatas Zavackas, lottatore ed esperto che potrà dare maggiore consistenza difensiva alla squadra di Pancotto ultima in classifica.
COLPO D’OCCHIO – La Vanoli è in crisi ma porta comunque al PalaRadi un pubblico molto numeroso per la partita con Varese, vissuta sempre come un derby da queste parti. Tribune però non particolarmente calde, tanto che i cori degli Arditi e i battimani di un altro centinaio di tifosi biancorossi risuonano a più riprese nell’impianto della fiera di Cremona.
PALLA A DUE – Frates e Pancotto hanno a disposizione la squadra al completo, con l’ovvia eccezione per la Vanoli del playmaker Chase da tempo infortunato. Al suo posto in regia c’è Woodside che si confronta direttamente con Clark. Quintetto solito per Varese, mentre Cremona schiera per la prima volta (dalla panchina) il tiratore Usa Kyle Johnson prelevato da Ferentino.
LA PARTITA – Il primo quarto è equilibrato ma serve a dire che i due attacchi possono vincere senza grossi problemi i duelli con le retroguardie avversarie. Varese perde presto Hassell per due falli su Kelly – il miglior biancoazzurro – ma trova il modo di segnare spesso, in particolare con Banks ed Ere. 8 punti di fila del capitano scavano il primo break che regge sino all’intervallino: 24-27.
Ma è nel secondo parziale che la Cimberio dà il meglio, corroborata anche da una Vanoli che con la palla in mano forza e sbaglia parecchio mentre in difesa concede autostrade a tre corsie. Varese vi si infila come un tir e a metà del quarto decolla con Scekic e Sakota: Dusan ha mani bollenti dall’arco e segna le bombe che fanno scappare avanti Varese. Bravo anche Rush, autore di una giocata fotonica (recupero a metà campo, contropiede con finta e inchiodata di mano destra) mentre Clark si limita a timbrare il +20 dell’intervallo con tripla da 8 metri (36-56).
Con un bottino del genere, anche l’alterna Cimberio di quest’anno può giocare in scioltezza: i compagni cercano Sakota che segna a ripetizione, da vicino e da lontano; Hassell ritorna in campo con un piglio migliore e combina anche buone cose per il 53-73 della mezz’ora.
IL FINALE – L’ultimo periodo è segnato dai cori dei tifosi varesini che rimbombano a più riprese nel PalaRadi, il quale invece non nasconde mugugni e fischi in direzione dei propri giocatori. Si salvano Rich e Kelly (23 a testa, troppo soli) mentre Jackson ha la scusante di essere in campo nonostante il forte torcicollo. Varese non ha, giustamente, pietà: Sakota continua nello show mentre Rush regala una schiacciata pazzesca su assist di un De Nicolao avvezzo ad aiutare i compagni. Finisce in gloria, con Mei e Balanzoni in campo e con Banks e Sakota che sull’ultima sostituzione sono ricoperti dagli applausi del pubblico ospite. Buon 2014 a tutti.
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