Microcredito, è polemica
Sul microcredito comunale è in atto una polemica tra giunta e opposizioni. Ecco le diverse posizioni in campo
Sul micocredito è in atto una polemica tra giunta e opposizioni. Ecco le diverse posizioni in campo.
Fabrizio Mirabelli Pd:
Ieri, abbiamo appreso, con stupore e rammarico, in Commissione commercio, che
la Giunta Fontana, per il momento, non ha intenzione di dare seguito alla mozione,
approvata, circa tre mesi fa, dal Consiglio comunale, la quale stabiliva che Palazzo
Estense stanziasse 50.000 euro per il microcredito alle piccole imprese varesine le quali,
in questo momento di grave crisi economica, con le banche che hanno ridotto la possibilità
di accedere al credito, stentano a sopravvivere.
Ci dispiace, innanzi tutto, che, ogni qualvolta l’opposizione (indipendentemente che
si tratti del PD, di SEL, di Varese&Luisa, UDC, Movimento 5 Stelle o, come in questo
caso, Movimento libero) riesce a dare un contributo positivo all’amministrazione della
nostra città, la Giunta Fontana riesca, sempre, a trovare il modo di non tenere conto della
volontà, chiaramente, espressa dal Consiglio comunale, salvo, poi, accusare falsamente
l’opposizione, come è successo nel corso dell’ultima seduta, di non fare mai proposte.
Una pessima abitudine che, nel caso specifico, cancellando le risorse necessarie al
provvedimento, suona, sicuramente, come una beffa per quelle piccole imprese che,
costituendo la colonna vertebrale del tessuto economico del nostro territorio, sono
fondamentali per la ripresa economica e la creazione di posti di lavoro
Ci auguriamo, pertanto, che la Giunta Fontana, che, in questi tre mesi, non ha fatto
assolutamente niente per dare concreta applicazione a questa importante mozione,
condivisa da tutto il Consiglio comunale, possa ripensarci, rimettendo a disposizione le
risorse almeno per il prossimo anno.
Alessio Nicoletti, Movimento libero:
Una vergogna! L’eliminazione dei 50.000 euro destinati alle imprese in difficoltà, comunicataci ieri sera in commissione commercio, è una vera vergogna! in un momento di terribile crisi economica, come quello che stiamo attraversando, l’Amministrazione comunale cosa fa? Pensa bene di togliere gli unici fondi(pochi) messi a bilancio a sostegno delle aziende. Un’iniziativa, quella del microcredito alle imprese in difficoltà, figlia di una nostra mozione approvata quasi all’unanimità(solo 2 astenuti) durante il Consiglio Comunale di Giugno e codificata a livello contabile nel bilancio preventivo approvato a luglio. Un gesto simbolico, ma importantissimo, che dopo soli quattro mesi è stato cancellato dal bilancio da una Giunta che, solo pochi mesi prima, citava l’iniziativa, sia nella delibera che nelle varie conferenze stampa, come uno dei pilastri dello stesso bilancio. Siamo contrariati e veramente stufi di questo modo di governare la nostra città. La distanza tra Giunta e Consiglio è sempre più ampia. Quella tra Giunta e città è ormai diventata siderale. Inaccettabile, poi, tentare di criticare la fattibilità della proposta contenuta nella nostra mozione per due motivi. Il primo è che la Giunta, in sede di Consiglio Comunale, aveva espresso parere favorevole. Il secondo è che si era indicata la via, molto semplice, di stipulare una convenzione con una banca, che avrebbe potuto erogare prestiti alle persone indigenti e alle piccolissime attività in difficoltà, tenendo a garanzia il capitale finanziario messo a disposizione dal comune. La verità è che qualcuno a volutamente disatteso quanto approvato. Uno schiaffo a me, promotore dell’iniziativa. Una schiaffo all’intero Consiglio Comunale, che quell’iniziativa l’ha approvata quasi all’unanimità. Ma soprattutto uno schiaffo alle piccole attività in difficoltà, che evidentemente non possono fare affidamento sul governo cittadino.
Assessore al commercio Sergio Ghiringhelli (Lega nord):
Mi corre l’obbligo di precisare la vicenda relativa al fondo per il microcredito alle imprese che è stato cancellato dal bilancio comunale con la variazione approvata nella seduta del Consiglio comunale del 30/11/2013.
Come ben sa il Consigliere Nicoletti, nelle ultime settimane, in ragione delle norme contraddittorie ed intempestive che lo Stato ha imposto agli enti locali, si è dovuto effettuare – come nella maggior parte dei Comuni italiani – tagli che permettessero all’amministrazione comunale di chiudere il bilancio in equilibrio.
L’unica possibilità era di tagliare quei capitoli che non erano ancora stati impegnati, e dunque su questi vi era ancora margine di manovra. Nello specifico il problema derivava dal fondo "Alimentazione di solidarietà comunale", il cui importo è stato comunicato solo di recente nel suo complessivo ammontare, e dalla conosciuta vicenda dell’auspicata compensazione statale della seconda rata dell’IMU.
Questo, ribadisco, ha reso necessario il reperimento di risorse non ancora impegnate. E vi garantisco non essere molte a fine novembre. Oltremodo vi è da aggiungere che la mozione di Nicoletti, come presentata in Consiglio comunale, esponeva non pochi problemi tecnico-normativi inerenti alla sua attuazione. Difficoltà più volte condivise con il Consigliere. Nel contempo, provvedevo più volte ad informare lo stesso sull’intenzione di cancellare il fondo per l’anno in corso con l’impegno di riproporre la postazione di bilancio per il 2014. Ora, risulta che in data 26/11/2013, in commissione bilancio si è provveduto a consegnare la documentazione inerente la variazione con il dettaglio per capitoli, e dunque i consiglieri comunali hanno avuto quattro giorni per poter visionare e proporre modifiche alla stessa.
Stupisce come, solo dopo due giorni dall’approvazione e solo su mia osservazione peraltro dettata dalla volontà di riproporre la tematica sul bilancio 2014 con modalità meno complesse e concordate, Nicoletti abbia assunto tale posizione. Il Consigliere come minimo non ha letto gli allegati al provvedimento e ora insorge e si indigna. Nulla di nuovo. E’ il solito teatrino politico che mette però a nudo la scarsa lettura di quanto si andava a discutere in consiglio.
A cosa serve alimentare sterili ed inutili polemiche che non giovano a nessuno? E tantomeno alle imprese in difficoltà, quando tutti ben sanno che la situazione economica in cui versano i Comuni ha le proprie cause altrove, visto che questi sono costretti a tagli sempre più brutali, con quasi annullata la capacità di programmazione degli enti. Corre anche l’obbligo di rimarcare che la variante in oggetto era chiaramente comprensibile. Ma al di là di queste polemiche, cerchiamo di essere concreti e di impostare già da ora un lavoro migliore che consenta per il 2014 di essere davvero, fattivamente, al fianco delle imprese che attendono dai Comuni un segno di vicinanza ai loro problemi. Sempre nella speranza che lo Stato, anche per il 2014, non ci riservi sorprese che possano mettere in dubbio quanto da noi programmato ed auspicato.
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