BTicino, contratti di solidarietà al posto dei licenziamenti
La soluzione permetterà di evitare 140 esuberi dovuti al calo della domanda del mercato interno. L'azienda non esclude che nel 2014 ci siano alcune uscite, ma il sindacato ribadisce: «Solo su base volontaria»
BTicino (Gruppo Legrand) annuncia 140 esuberi, ma al posto dei licenziamenti scattano i contratti di solidarietà (che prevedono la riduzione del monte ore e della retribuzione). La decisione è stata presa dopo l’incontro con le parti sociali, direzione aziendale, rsu e i rappresentanti sindacali di Fiom Cgil e Fim Cisl. Una decisione motivata dal calo degli ordini avvenuta nel 2012, nel 2013 e che probabilmente si verificherà anche nell’anno in corso.
Il calo della produzione della BTicino per il mercato italiano continua dal 2009, conseguenza diretta della crisi dell’edilizia, un mercato in stallo totale e che si regge ormai soltanto grazie alle esportazioni. La ristrutturazione dell’organico richiesta dall’azienda è stata chiesta proprio perché lo stabilimento di Varese, che impiega circa 1.200 tra operai e impiegati, lavora in gran parte per il mercato interno.
Grazie alla pressione delle organizzazioni sindacali, i 140 esuberi tuttavia non si concretizzeranno con La BTicino, grazie anche alla determinazione del sindacato dei metalmeccanici, ha accettato dunque di far fronte alla minore necessità produttiva utilizzando i contratti di solidarietà e sospendendo la cassa integrazione ordinaria attualmente in corso.
Delle uscite nel 2014 sono comunque previste. La BTicino ha infatti annunciato che nel corso dell’anno prenderà in considerazione la possibilità di accompagnare alla pensione circa 50 lavoratori. I sindacati, a loro volta, hanno già ribadito all’azienda che la procedura di mobilità potrà essere utilizzata solo sulla base della volontarietà e del pensionamento certificato, come avvenuto in passato .
Il prossimo 24 gennaio è stato fissato un incontro in Univa alla presenza delle organizzazioni sindacali, delle rsu e della direzione aziendale per avviare il tavolo che definirà la bozza dell’accordo sui contratti di solidarietà.
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