Nucleare e carbon tax: gli studenti discutono di pro e contro

Ai licei dei Tigli, i ragazzi si sono confrontati con la tecnica del "debate" su due temi delicati e di grande attualità

Giovedì 23 gennaio presso i licei di Viale dei Tigli di Gallarate si è tenuto un incontro inerente al progetto scolastico “We debate”, iniziativa grazie alla quale gli studenti possono confrontarsi su argomenti di attualità attraverso dibattiti. I partecipanti vengono casualmente divisi in gruppi e insieme devono prepararsi per poter argomentare le loro tesi, una a favore e una contraria. Infine dopo aver esposto le proprie argomentazioni, una giuria composta da professori determina quale gruppo è stato più convincente assegnandogli la vittoria. 

L’argomento trattato nel primo dibattito riguardava la carbon tax, ovvero la tassa sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio, imposta dagli stati che hanno aderito al protocollo di Kyoto. Tale dazio è oggi oggetto di screzi in diverse nazioni che discutono sulla sua approvazione. A tal proposito anche i relatori avevano opinioni discordanti. I tre ragazzi a favore avevano una posizione più etica, volta alla salvaguardia dell’ambiente, infatti hanno specificato che l’ONU è favorevole alla carbon tax e che grazie a questa tassa le emissioni di CO2 sono diminuite in tutto il globo. Invece i tre contrari ritenevano che fosse più giusto risanare l’economia in questo periodo di crisi, utilizzando i carbon credit, ovvero dei certificati che equivalgono a dei buoni per l’emissione di una tonnellata di anidride carbonica nell’atmosfera, rilasciati dallo stato alle industrie che producono meno biossido di carbonio. Secondo loro la carbon tax sposta le imprese nei Paesi più poveri e inquinati e fa in modo che in alcune nazioni la produzione diminuisca. I tre membri della giuria appartenenti al corpo docenti hanno giudicato più convincenti le argomentazioni del gruppo pro carbon tax.
Nel secondo dibattito, tenutosi con modalità simili a quelle del primo, il tema riguardava la rimozione delle centrali nucleari nell’UE. Il gruppo a favore invitava a riflettere sull’esistenza di forme di energia alternetive ecosostenibili, come le centrali eoliche, e che il nucleare inquina gravemente i bacini idrografici e produce scorie radioattive difficilmente smaltibili. Gli oppositori affermavano invece che il livello di sicurezza degli impianti moderni è maggiore rispetto al passato e che alcuni paesi stanno effettuando delle ricerche per l’uso del torio nella fissione nucleare, un metallo reperibile in natura a basso costo e che produce scorie meno pericolose. Anche in questo caso la giuria ha reputato  migliore l’argomentazione dei favorevoli alla rimozione.
Grazie al progetto del "debate", gli studenti possono sviluppare un rispetto per il punto di vista dell’altro e una valutazione critica delle informazioni, ma soprattutto imparano ad argomentare con successo le proprie tesi, tenendo attiva la concentrazione del pubblico grazie alle proprie doti retoriche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2014
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