Arcisate-Stabio, le aspettative degli imprenditori tra ritardi e disagi

Sabato 15 marzo verrà presentata un’indagine condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio fra 200 imprese che operano nell’area interessata dai cantieri

A entrare nel dettaglio sarà domani mattina, sabato 15 marzo, il presidente di Camera di Commercio Renato Scapolan introducendo il convegno su “Ferrovia e Qualità della Vita tra Italia e Svizzeraprevisto in Camera di Commercio alle 10 e promosso dall’“Associazione Italiana Linea Ferroviaria di Alta Capacità Gottardo”. Toccherà proprio a Scapolan illustrare un’indagine condotta dall’Ufficio Studi della stessa Camera di Commercio fra 200 imprese che operano nell’area interessata dai cantieri dell’Arcisate-Stabio.
I risultati sono molto significativi: per il 26% degli intervistati il cantiere della nuova linea ferrovia è causa di disagi. «Non è poco! Vi ricordo – dice il presidente dell’ente camerale – che il fermo cantiere costa alla collettività, oltre che in termini di “costi del non fare”, anche in relazione agli indennizzi da corrispondere a cittadini e imprese. Vi è un dovere morale in più delle istituzioni di completare l’opera e far sì che questo disagio cessi».
Il territorio, poi, ripone buone aspettative sull’Arcisate-Stabio: il 28% degli interpellati s’aspetta dalla sua messa in opera un miglioramento delle condizioni d’esercizio della propria attività. Inoltre, ben il 76% degli intervistati dice che, al momento dell’avvio dei lavori, era d’accordo sulla realizzazione dell’Arcisate-Stabio purché venissero rispettati i tempi programmati.
«Questo vuol dire – riprende Scapolan – che le imprese sono “mature” rispetto al tema dello sviluppo infrastrutturale del nostro territorio. Certo, poi entrano in gioco i ritardi e gli imprevisti purtroppo protagonisti in questa vicenda». Così, dal 76% iniziale la quota delle imprese che tuttora rimangono favorevoli si riduce al 60%. Ripetere questa domanda fra uno o due anni, naturalmente, porterebbe a risultati via via peggiori: il 70% degli intervistati infatti dichiara intollerabile un ritardo oltre la data recentemente ipotizzata di fine lavori a giugno 2016. Soltanto il 30% è quindi disposto a tollerare qualsiasi ritardo purché l’opera sia realizzata. «Della “maturità” delle imprese e dei cittadini rispetto al tema dello sviluppo infrastrutturale non si può insomma abusare!».

La partecipazione al convegno è gratuita, ma occorre registrasi online sul sito della Camera di Commercio sotto la voce “convegni e seminari”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2014
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