Bizzozi premia il gruppo: “Fate i complimenti alla squadra”

L'allenatore evita gli applausi per sé e spinge a sostenere i giocatori: "Quando emerge un singolo, è perché i compagni lo mettono nelle condizioni migliori". Moretti dispiaciuto: "Superficiali quando stavamo vincendo"

Suo malgrado, e non per colpa sua, Stefano Bizzozi non fa una grande figura quando risponde «Ci siamo trovati senza di lui, ma non so il perché» alla domanda sull’assenza improvvisa di Keydren Clark. L’allenatore della Cimberio, lasciato nella circostanza solo dalla società (nessun dirigente è comparso in sala stampa) fa bene a sottolineare la bella prova di De Nicolao schierato in regia e insiste nel voler dare tutti i meriti del successo su Pistoia ai propri uomini. «Questa sera abbiamo fatto una buona partita, mostrato carattere e soprattutto trovato continuità dopo un brutto avvio – spiega nella sala conferenze appena dedicata a Giancarlo Gualco – La squadra poi ha iniziato a difendere con una certa efficacia e ha trovato tiri aperti che ci hanno rimesso in partita: merito ai ragazzi di averci creduto e di avere combattuto senza mollare anche nel momento di difficoltà».

(La grinta di Bizzozi nel timeout / Foto S. Raso)


Il tecnico ammette la buona prova degli italiani, anche se la sua filosofia guarda sempre prima al gruppo: «Credo che ogni cosa buona fatta da un singolo giocatore arrivi perché lo stesso è supportato dalla squadra: De Nicolao e Polonara poi sono stati bravi a sfruttare le occasioni create. Ma bravi sono stati anche quelli in panchina che hanno sospinto chi era in campo per tutti i 40′. Negli sport di squadra i singoli emergono solo all’interno del gruppo». Meriti però ne hanno anche i lunghi e ne ha pure lo stesso coach che – ammette – ha lavorato per limitare l’impatto del temuto JaJuan Johnson: «Su di lui avevamo fatto alcune valutazioni e poi deciso di provare ad abbassare il suo impatto sulla partita. Per questo ho chiesto ai piccoli di andare sempre a rimbalzo, lasciando ai lunghi il compito di tagliare fuori Johnson: la mossa è funzionata, e infatti tutti gli esterni hanno chiuso con buoni bottini a partire dagli 8 di Banks. Merito anche dei pivot che, appunto, hanno lavorato bene al tagliafuori: i miei ragazzi sono stati bravi a lavorare su questo aspetto».
Infine da Bizzozi un ringraziamento al pubblico, ancora sopra le 4mila unità: «Al di là dell’applauso alla squadra, l’altra cosa che ho dentro è la voglia di ripagare questo pubblico incredibile. Magari voi siete abituati, io sono qui da due anni e mi stupisco ogni domenica del supporto che il palazzetto sa dare durante la partita».

Sul fronte opposto Paolino Moretti non nasconde un po’ di delusione per una partita che in avvio sembrava nelle mani della Tesi Group. «La prima cosa che mi viene in mente è che siamo stati troppo superficiali nei primi 20′; avevamo iniziato con la giusta determinazione, un bell’atteggiamento ma anche con l’aggressività che ci contraddistingue. Però abbiamo commesso un grande peccato nella seconda metà del secondo quarto: ci siamo accontentati e abbiamo fatto qualche passo indietro in difesa: Varese è così rimasta aggrappata alla partita con alcuni secondi tiri ed è uscita dalla tempesta. Fino a lì la sensazione netta era di un nostro controllo sulla partita, però abbiamo lasciato capire alla Cimberio che la gara fosse ancora aperta e quando l’inerzia è girata siamo stati puniti da un quarto in cui ci hanno segnato 31 punti. Lì il match ha cambiato padrone».

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Pubblicato il 23 Marzo 2014
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