Critici i commenti sull’incontro tra Ministero e presidi

La decisione, che va ancora formalizzata, di anticipare l'insediamento dei vincitori al 30 giugno riscuote il plauso del PD ma anche le critiche del sindacato ANP

Una soluzione in extremis che salva le nomine ma lascia comunque l’amaro in bocca. L’incontro al Ministero con il dirigente lombardo De Sanctis e una delevazione di vincitori del concorso si è conclusa con un compromesso: i nuovi dirigenti dovrebbero entrare in servizio il 30 giugno, a scuola conclusa ed esami di maturità fatti, prima, però, dell’udienza davanti al tra sui ricorsi presentati contro la ricorrezione delle prove. L’accordo non è ancora stato, però, formalizzato.

I parlamentari lombardi del PD si dicono soddisfatti: «Finalmente un passo in avanti nella tormentata vicenda del concorso. Siamo contenti del fatto che il Miur abbia incontrato i
rappresentanti dei dirigenti scolastici per cercare di trovare una soluzione all’ennesimo "pasticcio" in questa vicenda. Siamo parzialmente soddisfatti perché la proposta che il PD aveva fatto anche di un immediato riconoscimento economico è stata in parte accolta: sembra infatti che i dirigenti prenderanno servizio alla fine di giugno anziché settembre. Rimarchiamo comunque il calvario che queste persone hanno vissuto nel corso degli ultimi due anni e mezzo: da parte nostra saremo attenti affinché i passaggi che il Miur ha garantito si svolgano nel miglior modo possibile».
 
Ed è proprio sul “calvario” che i vincitori del concorso pongono l’accento: l’ultimo atto avvenuto venerdì scorso è stato l’apice di una situazione incredibile che si protrae da quasi tre anni. I vincitori, sospesi nuovamente, parlano di dignità calpestata e violazione della legge Carrozza. 

Decisamente critica verso l’operato el MIUR è il sindaco dei presidi ANP che esprime “ forte disaccordo sul metodo, stante che la "mediazione” ha avuto luogo al di fuori della sede appropriata (quella della relazioni sindacali) e con interlocutori non legittimati a rappresentare l’intera platea dei vincitori. Si tratta di un pessimo precedente, che – ove dovesse ripetersi – richiederebbe una ferma risposta in tutte le sedi da parte sindacale. Non è accettabile che il MIUR commetta errori su errori nella gestione dei concorsi e proceda poi per mezzo di note amministrative, senza informare la controparte, salvo fare parziale macchina indietro e cercare compromessi ancora una volta al di fuori delle sedi corrette».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Marzo 2014
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