Farioli: “Non c’è un piano di evacuazione perchè non serve”

Il sindaco traccia le conclusioni dopo la giornata di emergenza e ringrazia chi in questi giorni ha lavorato per fronteggiare la situazione e annuncia: “entro 15 giorni faremo un’assemblea pubblica per raccontare quello che è successo

Una volta rientrata l’emergenza, una volta che il tavolo tecnico si è sciolto, una volta resosi conto che tutto è andato per il meglio, il sindaco Gigi Farioli traccia una sintesi dell’incidente che per tutta la giornata di giovedì ha tenuto la città con il fiato sospeso. Vuole ringraziare tutti quelli che «con professionalità e trasparenza hanno accompagnato la città nella gestione della situazione» dice Farioli, complimentandosi anche con la cittadinanza che «si è dimostrata molto matura». A dimostrazione di questo il Sindaco cita il dato delle persone che hanno chiesto aiuto ai sanitari: solo 64 persone. Questi e altri dati, annuncia il primo cittadino, saranno comunque presentati «durante una commissione aperta e pubblica che convocherò nel giro di due settimane, una volta che avrò ricevuto le relazioni di tutti gli enti che ieri hanno operato». Una convocazione, questa, che risulta essere anche una risposta indiretta alle opposizioni che nelle scorse ore avevano chiesto a gran voce un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza sulla vicenda.

 

Ai molti che in questi giorni si sono chiesti cosa sarebbe successo se l’incidente avesse riguardato una sostanza tossica la risposta del sindaco è molto semplice: «Lo scalo intermodale -afferma il sindaco- non gestisce materiali considerati a "rischio rilevante" e per questo motivo non esiste un piano di evacuazione delle zone prossime a quella zona». Dunque, nessuna evacuazione è prevista perchè eventuali incidenti nell’area non interesserebbero sostanze tali da richiedere questo provvedimento. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2014
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