La proposta Confesercenti e Cna: “Sospendete le altre due rate della Tares”
I presidenti Cesare Lorenzini e Franco Orsi scrivono al sindaco Guenzani: «rideterminare la tariffa Tares calcolando la media delle tariffe applicate tra gli anni 2013, 2014 e 2015»
I presidenti Cesare Lorenzini e Franco Orsi, rispettivamente di Confesercenti e Cna, scrivono al sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani per sospendere le altre due rate della Tares e rideterminare la tariffa calcolando la media delle tariffe applicate tra gli anni 2013, 2014 e 2015.
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Negli ultimi anni, a livello nazionale, il costo delle aziende per lo smaltimento dei rifiuti è aumentato del 76%. Dopo mesi di annunci e promsese, la Tares ha fatto la sua comparsa e ha colpito pesantememte le imprese a livello nazionale. Anche a Gallarate – dove pure c’è stata una diminuzione media della tariffa superiore al 20% per il totale delle attività industriali, artigianali e commerciali – la legge sullla Tares ha determinato rincari molto pesanti per alcune categorie.
Accanto all’88% delle utenze non domestiche che hanno avuto una riduzione dell’onere, ci sono anche degli aumenti, a volte insopportabili, che arrivano quasi a triplicare le vecchie tariffe.
In una situazione economico-finanziaria come quella che stiamo attraversando, denunciata con forza dalla manifestazione nazionale di Rete Imprese Italia del 18 febbraio scorso, non è più rinviabile una decisa accelerazione nell’avvio di innovativi provvedimenti che riucano il peso fiscale sulle imprese. Noi riteniamo che la Tares sia una tassa iniqua che di fatto si è trasformata in una patrimoniale: i comuni devono intervenire per ridurre e armonizzare le nuove tariffe.
Se vuole sostenere la occupazione e il sistema produttivo, l’Amministrazione Comunale di Gallarate deve approvare un provvedimento che distribuisca equamente i costi e i benefici del sistema di gestione dei rifiuti locali.
Certo non sottovalutiamo gli sforzi che questo comune ha profuso per evitare aumenti ancora più vertiginosi come si è verificati in molte altre città, a partire da quelli delle stesse dimensioni, ma chiediamo un ulteriore sforzo.
Non è nostro costume minacciare scioperi fiscali o intemperanze, ma vogliamo batterci con forza per denunciare l’iniquità di questa nuova tassa (nel nome ed in particolare nelle tariffe) e per tutelare le imprese del territorio.
Vogliamo però fornitre anche un nostro particolare contributo per cercare di trovare, assieme, le giuste risposte che tengano conto delle attese delle imprese e degli obblighi di bilancio del Comune.
Nei prossimi mesi dovrebbero essere emanate le nuove modalità e i parametri di applicazione di questo tributo.
Per queste ragioni ci permettiamo di sottoporre alla attenzione dell’amministrazione comunale una semplice proposta che, se accolta, potrebbe rispondere, se pur minimamente alle attese dele imprese.
La delibera approvata prevede il pagamento della Tares in tre rate.
La prima rata è scaduta il 28 febbraio ed è stata pagata.
Proponiamo di sospendere il pagamento delle ulteriori due rate per tutte le imprese che si trovano a dover pagare dei saldi in misura consistente.
In questo modo, attendendo la pubblicazione delle nuove modalità e dei nuovi parametri, sarà possibile rideterminare la tariffa Tares calcolando la media delle tariffe applicate tra gli anni 2013, 2014 e 2015.
Sicuramente questo non consentirà il ritorno alle tariffe anti Tares ma eviterà di applicare integralmente le tariffe Tares 2013 con un, se pur minimo, risparmio per le aziende gallaratesi.
Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale di Gallarate accolga questa nostra proposta.
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