“Ethiad-Alitalia, un autogol del governo”

Da Palazzo Lombardia arriva la bocciatura di Roberto Maroni, ma l'accordo non piace neanche a Dario Balotta, "voce critica" sulle scelte legate a Malpensa

Uno sbaglio, per i «contribuenti italiani» ma anche per l’aeroporto di Malpensa, che vede «vanificati con un colpo di penna» gli investimenti fatti in anni e anni. L’accordo Alitalia-Etihad non piace al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni (da varesino, sostenitore a spada tratta di Malpensa), ma non piace neanche a Dario Balotta, "voce critica" su Malpensa.
«L’accordo che si profila tra Alitalia e Ethiad è un vero e proprio nuovo colpo sul Governo italiano che continua maldestramente ad immischiarsi in faccende del trasporto aereo dimenticando che l’accordo è tra due società private e il contribuente italiano ha già dato molto in questi anni» dice Balotta, nelle vesti di responsabile dell’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni nei Trasporti. «Sarebbe devastante se Renzi replicasse i tremendi errori compiuti da Berlusconi nel 2007 quando a fronte di una seria offerta di Air France scelse una traballante compagine di italici patrioti, dal dubbio profilo imprenditoriale come poi risultato». Via libera infatti alla Cassa Integrazione per 3000 dipendenti di volo, «i quali vanno a rinforzare l’esercito di coloro che sono in cassa da oltre 8 anni».  Balotta boccia l’accordo anche rispetto al futuro di Malpensa, l’aeroporto della brughiera che – già "cannibalizzato" dalla concorrenza di Linate (tutta interna al gruppo Sea, che gestisce entrambi gli scali) – ora rischia di vedersi ancor più indebolito, visto che Etihad intenderebbe potenziare la sua presenza sull’aeroporto milanese: «Gli emiri infatti che a differenza della vecchia guardia di Alitalia sanno bene fare i conti rinunceranno all’operatività passeggeri su Malpensa vanificando con un tratto di penna oltre due miliardi di irrazionali investimenti sullo scalo e un miliardo per collegamenti stradali e ferroviari. Destinare quello scalo alle soli merci vorrebbe dirne, considerati i minori costi di gestione degli altri scali del Nord Italia, decretarne la fine. Inoltre non è affatto detto che tutti i grandi carrier come DHL, UPS si serviranno di Malpensa perché lo vuole il ministro dei trasporti. Il salasso di Malpensa avverrebbe a favore dello scalo di Linate, il quale alimenterebbe così gli hub di Ethiad di Berlino, Istanbul e Abu Dhabi. Ma gli slot lasciati liberi al Forlanini andranno riassegnati seguendo le norme comunitarie che ne prevedono l’asta».
Malpensa solo merci? Malpensa aeroporto regionale, mentre il traffico si sposta verso l’estero attraverso Linate?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Aprile 2014
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