Il Coordinamento migranti spera in una riforma della legge sull’immigrazione

Vista la decisione dello scorso 2 aprile, l'associazione invoca modifiche sostanziali anche in tema di permessi di ingresso

La presenza irregolare sul territorio italiano di un cittadino straniero non è più reato dal 2 aprile scorso. Il Coordinamento Migrante della provincia di Varese considera questo un primo passo in avanti del governo verso una riforma della legislazione italiana sull’immigrazione.

In un comunicato il Coordinamento afferma: « L’abrogazione in via definitiva alla Camera segna la fine di una legge ingiusta e discriminatoria che con determinazione il Coordinamento Migrante delle nostra provincia, insieme alle Organizzazioni Sindacali e alle Associazioni che ne fanno parte, ha contrastato sin dal 2009 chiedendone l’abrogazione. Questo risultato positivo, che ci segnala un’inversione di tendenza rispetto all’uso indiscriminato di provvedimenti di carattere emergenziale di questi ultimi anni, non deve far cadere la nostra attenzione sulla necessità di ulteriori modifiche strutturali dell’intera legislazione italiana che va “adeguata ai tempi” e su cui dobbiamo incalzare ulteriormente il Governo. Non dimentichiamo che per le persone clandestine che vengono rintracciate, per le quali esistono dubbi sulla loro identità, si aprono le porte dei CIE in attesa dell’esecuzione dell’espulsione. Diventa pertanto indispensabile intervenire sulla rimodulazione delle regole di ingresso dei migranti in Italia e la riduzione significativa dei tempi di permanenza nei CIE, oltre ad un loro superamento. Auspichiamo che questo primo passo avvii a breve una riforma generale delle leggi italiane in tema di immigrazione per ridisegnare un paese più accogliente, più civile, più giusto e quindi anche più sicuro».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Aprile 2014
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