Il ministro risponde a Pellicini sul carcere di Varese e conferma l’iter di acquisizione della nuova palazzina

Carenze di personale e problemi strutturali. Preoccupano le condizioni del muro di cinta e prosegue l’iter per l’acquisizione della palazzina adiacente, attualmente sede della Polizia Locale

Il carcere dei Miogni di Varese

La situazione della casa circondariale dei Miogni di Varese è al centro di un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato varesino di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini, e indirizzata al Ministro della Giustizia Carlo Nordio. La struttura, risalente al 1893 e situata nel centro cittadino, presenta gravi criticità strutturali e carenze di personale che richiedono interventi urgenti.

Pellicini ha evidenziato la necessità di aumentare il numero di agenti di polizia penitenziaria – attualmente 55, di cui 8 distaccati altrove – per far fronte alla gestione dei 102 detenuti ospitati nel carcere. Altre problematiche riguardano lo stato di degrado del muro di cinta, a rischio di crollo, e le condizioni delle celle ai piani superiori, sprovviste di docce e acqua calda, costringendo i detenuti a spostamenti continui all’interno della struttura.

Nella sua risposta, il Ministro della Giustizia Nordio ha riconosciuto le carenze di organico, confermando che rispetto ai 67 agenti previsti, quelli effettivamente in servizio sono 59, con un deficit di 9 unità. Nordio ha assicurato che sono in corso nuove procedure di assegnazione, tra cui l’avvio di corsi di formazione per funzionari e agenti.

Sul fronte delle criticità infrastrutturali, Nordio ha spiegato che, pur essendo prevista la dismissione del carcere nel 2001, il nuovo istituto non è mai stato costruito. Sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria, ma per il muro di cinta sono state prospettate due soluzioni: il consolidamento della struttura esistente o la demolizione e ricostruzione in cemento armato. La decisione sarà presa dopo le necessarie analisi tecniche.

andrea pellicini
Il deputato FdI Andrea Pellicini

Il problema strutturale e l’acquisizione della nuova palazzina

La situazione infrastrutturale del carcere dei Miogni rappresenta una delle problematiche più urgenti sollevate nell’interrogazione di Andrea Pellicini. L’edificio, costruito nel 1893, versa in condizioni di degrado, aggravate dalla mancata realizzazione di una nuova struttura dopo la dichiarazione di dismissione nel 2001.

In particolare, il muro di cinta mostra segni evidenti di fatiscenza, con il rischio concreto di crollo nelle sezioni più deteriorate. La criticità è tale che il camminamento superiore è stato reso inutilizzabile per motivi di sicurezza. Su questo il ministro ha risposto che il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Lombardia ha elaborato una relazione tecnica che propone due soluzioni: il consolidamento della struttura esistente per garantire la stabilità del muro oppure la demolizione e ricostruzione in cemento armato, un intervento più radicale e duraturo. “La scelta sarà effettuata dopo la fase progettuale e l’analisi delle caratteristiche fisico-meccaniche della muratura”.

Il Ministro ha inoltre riferito dell’iter in corso per l’acquisizione della palazzina adiacente, attualmente sede della Polizia Locale di Varese, per trasformarla in alloggi per il personale penitenziario. Questa soluzione permetterà di ottimizzare gli spazi interni dell’istituto.

Situazione del Personale in Forza presso il Carcere dei Miogni

La risposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha delineato con chiarezza le attuali carenze di organico presso la Casa circondariale dei Miogni di Varese. Ecco i dati dettagliati sulla situazione del personale di polizia penitenziaria:

  • Organico previsto: 67 unità
  • Personale effettivamente in servizio: 59 unità
  • Carenza totale: 9 unità

Dettaglio delle carenze per ruolo:

  • Funzionari: -3 unità
  • Sovrintendenti: -2 unità
  • Agenti/Assistenti: -4 unità
  • Ispettori: +1 unità (in esubero)

Interventi programmati per colmare le carenze:

  1. Comandante di reparto: Procedura avviata il 18 novembre 2023 per assegnare un nuovo titolare di Comando.
  2. Funzionari: Avvio del VII corso di formazione per 132 posti di commissario il 18 dicembre 2023. Al termine del corso, le nuove risorse saranno distribuite nei vari istituti.
  3. Vice ispettori: Corso di formazione per 411 posti (378 uomini e 33 donne) iniziato il 5 maggio 2023.
  4. Sovrintendenti: Assegnate 2 unità maschili tramite concorso interno.
  5. Agenti/Assistenti: Incremento di 6 unità (4 uomini e 2 donne). Inoltre, il 22 luglio 2023 è iniziato il 184° corso di formazione per Allievi Agenti, che mira a coprire ulteriori carenze.

Pellicini: “Continuiamo ad insistere”

“Continuiamo ad insistere – ha commentato il Deputato Pellicini – affinché, anche in favore di questo istituto di pena, per troppo tempo dimenticato, vengano effettuati gli investimenti necessari per migliorare le condizioni dei detenuti, ma anche quelle del personale della polizia penitenziaria, che svolge un lavoro difficile in favore di tutta la collettività. È importante che il Ministro abbia confermato l’interesse per l’acquisizione della palazzina del Comune di Varese, oggi in forza alla polizia municipale. Ed è altrettanto fondamentale che la pianta organica del personale possa essere completata attraverso nuove assunzioni. Frequento questo carcere da anni, anche e soprattutto in qualità di avvocato, e posso dire che, grazie al lavoro degli agenti, si riescono a gestire gli attuali cento detenuti con grande professionalità, ma anche con umanità”.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2024
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