Regione, il professor Cavallo nominato responsabile del laboratorio “Rischio chimico”
Importante nomina per il professore dell'Università dell'Insubria. I laboratori di approfondimento riuniscono docenti universitari, tecnici ed esperti
Il professor Domenico Maria Cavallo, Associato di Medicina del Lavoro all’Università degli Studi dell’Insubria, è stato nominato dalla Direzione Generale Salute della Regione Lombardia, referente per il Laboratorio di approfondimento “Rischio Chimico”.
La nomina, ufficializzata in questi giorni, è scaturita dall’applicazione del Piano regionale 2014-2018 per la tutela della salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
I Laboratori di approfondimento riuniscono docenti universitari, tecnici ed esperti nei settori di riferimento, al fine di trovare soluzioni concrete per ciascun problema trattato.
«Il continuo confronto tra “sistema della prevenzione” e imprese costituisce elemento fondamentale di dialogo per giungere a linguaggi comuni e condivisi finalizzati a ottenere in modo efficace ed efficiente la tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro – spiega il professor Cavallo. La “comunicazione del rischio”, ed ovviamente di tutti i determinanti di quest’ultimo – pericolo, esposizione, danno – riveste un importante obiettivo da perseguire nell’immediato futuro. Va da se che gli sforzi più rilevanti andranno orientati alla piccola e media impresa, cogliendo le criticità conseguenti l’implementazione dei regolamenti europei, anche in considerazione della estesa prevalenza sul territorio regionale di questa tipologia produttiva a ridotte dimensioni e delle difficoltà anche di comunicazione lungo la filiera di approvvigionamento».
Il Laboratorio Rischio Chimico ha un duplice obiettivo sul versante della produttività e su quello della vigilanza. «Fare il punto sulla qualità della valutazione del rischio chimico effettuata da parte delle aziende, anche alla luce dell’evoluzione di regolamenti europei attraverso tavoli di confronto con gli ambiti istituzionali relativamente alle “buone prassi”, “approfondimenti su temi emergenti (es. nanotecnologie), “verifiche formali e sostanziali degli obiettivi della prevenzione in ambito produttivo” è l’obiettivo dal lato delle imprese. Sul versante organo di controllo, il laboratorio ha il compito di indirizzare e supportare il sistema della prevenzione favorendo il massimo livello di integrazione tra le numerose professionalità necessarie – medici del lavoro ed igienisti, dirigenti chimici, ingegneri, biologi, fisici ecc – all’interno dei servizi».
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