Trevisan, il “buttafuori” che serviva

BASTIANONI 6,5 – Il Novara ha cattiva mira e quindi si trova spesso a osservare più che a intervenire. Però quando serve c’è sempre e non trema neppure su qualche spiovente complicato. Bene anche di piede.

FIAMOZZI 6,5 – Spinge meno del solito, ma in copertura è davvero prezioso pur trovandosi contro un pungente Lazzari. Esce vincente da ogni duello, e i suoi anticipi servono anche a rilanciare l’azione. Implicato nel possibile rigore su Lambrughi: alla moviola l’ardua sentenza.

REA 6,5 – Ruvido, talvolta più del solito (citofonare Rubino, tartassato anche a metà campo…), ma anche attento a evitare falli plateali e gravi, partecipa attivamente alle barricate tenendo quasi sempre i pericoli fuori dall’area.

TREVISAN 7 – Secondo noi il migliore, perchè non si fa scrupoli a cacciare via la palla come se fosse una bomba a mano pronta a esplodere, ogni volta che questa cade in area. Ne respinge mille, il più lontano possibile, senza una sbavatura.

GRILLO 6 (foto di Wephoto) – Non è ancora quello vero, ma rispetto alle ultime partite viaggia due metri più in alto. Soffre come tutti, ma è anche capace di scartare un cioccolatino per Pavoletti che solo l’uscita a valanga di Kosicky non permette di assaporare.

ZECCHIN 6 – Prova a sganciare qualche tracciante dalla bandierina o dalle rare punizioni che i compagni gli mettono a disposizione, ma non crea più di qualche apprensione alla difesa. Forse meglio quando deve spezzare il ritmo del Novara e alleggerire la pressione.

TREMOLADA 5,5 – Da apprezzare la sua disponibilità a presidiare il centrocampo senza incontristi accanto. Purtroppo però si vede troppo poco (ci ricordiamo solo un bel suggerimento in profondità dopo un gioco di piedi) e rimedia un giallo evitabile.
(Di Roberto 5 – Non era il momento della partita più adatto a lui, ma di certo lui non ha fatto granché per diventare protagonista del pomeriggio. Con buona pace dei colleghi novaresi che ricordavano ben altro spauracchio con la maglia del Cittadella).

BARBERIS 5,5 – Discorso simile al compagno di reparto. Non lo vorremmo bocciare perché sposa la causa da cima a fondo, però è anche difficile promuovere un giocatore il cui tabellino è fermo a qualche tocco di smistamento.
(Calil s. v. – Quel fallo da cui nasce la punizione di Lepiller potrebbe costare carissimo. Lo perdoniamo solo perché ha giocato poco e l’ha commesso nella foga di arrivare primo di testa sul pallone).

CRISTIANO 4,5 – Se il primo cartellino giallo della sua partita può essere contestabile (a noi è perso che si sia protetto il volto e per quello abbia respinto la palla di mano), il secondo è sacrosanto ed evitabilissimo, visto che il fallo è avvenuto a centrocampo. Difficile da spiegare se non con un momento di follia. Peccato, perché l’impegno non era mancato, e dopo 45′ poco concreti aveva anche sfoderato un diagonale pericoloso.

PAVOLETTI 6,5 – Finisce la partita senza più forze, dopo aver corso e saltato, fatto a sportellate e ripiegato per il bene della squadra. Non timbra con il gol perché di fatto ha una sola vera occasione, però il suo contributo arriva sotto altre forme.

NETO PEREIRA 5,5 – Potremmo anche andare sul “6 di stima”, però nella partita del capitano ci sono davvero pochi spunti degni. Il tiro che per poco non sorprende Kosicky, un’apertura di tacco in mezzo a due avversari. Gli stessi che però gli prendono le misure e di fatto lo limitano. Ma questa partita deve essere considerata un investimento per il futuro.
(Ricci 6 – In molti storcono il naso quando si toglie la pettorina, ma tutto sommato mette presenza in mediana in un momento non semplice).