Con la pazienza e un “Aquilone” si possono ottenere buoni voti
Stefano a 9 anni era considerato poco adeguato per la scuola e così su consiglio dei servizi sociali viene portato al centro diurno del Villaggio dove trova un'equipe di educatori preparati, pazienti e attenti
"Il sabato del villaggio" è una rubrìca curata dal Villaggio Sos di Morosolo. Storie di accoglienza e solidarietà che raccontano le difficoltà di madri, bambini e ragazzi ma anche la bellezza di una famiglia ritrovata.
Chi è e che cosa fa il Villaggio Sos di Morosolo – Sos Villaggi dei Bambini è una cooperativa sociale nata nel 1972 che opera nel campo dell’aiuto alle famiglie in difficoltà e costituisce una risposta sociologicamente e pedagogicamente avanzata nell’ambito della prevenzione. Il Villaggio di Morosolo è composto da tre case famiglia dove vivono bambini da 0 a 12 anni, due comunità che ospitano ragazzi/e preadolescenti, due case per l’autonomia dei giovani, una casa per mamma e bambino, un micronido, un centro diurno. Il Villaggio infatti si prende cura delle giovani gestanti e/o mamme con i loro bambini. L’obiettivo, quando è possibile, è far rientrare i bambini nelle famiglie d’origine e tenere insieme i gruppi di fratelli. Le azioni preventive attuano progetti e servizi in favore delle famiglie e i servizi sono certificati ISO 9001:2008. Il Villaggio sos ha ricevuto il Premio Amico della Famiglia assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Politiche per la Famiglia.
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È troppo facile e sbrigativo attribuire i risultati scolastici negativi allo scarso impegno del bambino. Quando Stefano è arrivato al centro diurno (L’Aquilone) del Villaggio Sos di Morosolo, per avere un aiuto educativo in orario extrascolastico, aveva 9 anni. Con lui c’era la madre che si era decisa a fare questo passo su segnalazione della scuola che segnalava aveva un comportamento poco adatto all’ambiente scolastico, non rispettava le regole, non socializzava con i compagni, non utilizzava un linguaggio consono all’ambiente e istigava gli altri bambini, in particolar modo quelli più grandi di lui.
Stefano ha seguito un programma didattico semplificato, come illustrato all’equipe del
Villaggio dall’insegnante di sostegno al momento del suo arrivo. Durante i sette mesi di frequenza all’Aquilone, grazie all’aiuto di un’equipe di educatori preparati, pazienti e attenti, il bambino è migliorato in molti aspetti, adeguandosi con i suoi tempi al nuovo ambiente: ha imparato a stare a tavola rispettando le regole, a relazionarsi in maniera positiva nei giochi di gruppo, durante i laboratori ha imparato che è meglio “costruire piuttosto che distruggere” e soprattutto sono migliorate le sue competenze scolastiche. Insomma, Stefano ha trovato un ambiente adeguato.
Al termine dell’anno scolastico, visti i successi fatti registrare dal bambino, la mamma, in accordo
con i Servizi Sociali, ha deciso di iscrivere Stefano al Centro Estivo del Villaggio, “L’Isola che
c’è…” dove partecipano bambini e ragazzi provenienti da tutto il territorio di Varese.
Il centro estivo è stato per Stefano un banco di prova difficile, perché si è trovato a confrontarsi con un numero elevato di bambini e ragazzi, e in situazioni diverse dall’ambiente protettivo e circoscritto del centro diurno, come ad esempio la piscina e le gite sul territorio.
Ma Stefano nonostante le difficoltà e alcuni momenti di crisi, ha portato a termine la frequenza
continuando nei progressi di socializzazione e si è divertito molto.
Alla ripresa dell’anno scolastico, l’Equipe allargata ai servizi sociali, ha pensato ad un progetto per lui. Stefano ha iniziato a frequentare “L’Aquilone” con il supporto di un tutor che lo ha seguito durante i due pomeriggi di frequenza, perché aveva ancora qualche difficoltà nella motivazione e a mantenere alta la sua attenzione, anche se il suo livello di autonomia è andato via via aumentando.
Ora il bambino riesce parzialmente a svolgere i compiti scritti da solo, ma non è ancora capace
di studiare autonomamente, mostrando ancora qualche difficoltà nell’estrarre le informazioni più
importanti di un testo. La pagella del primo quadrimestre è stata molto bella, per la gioia della mamma e delle insegnanti.
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