Da Burghy al mercatone cinese, così è cambiato il Sempione
Negli anni Novanta il boom delle aperture. E poi la crisi, gli imprenditori cinesi e le nuove attività. Pochi chilometri di strada in continua evoluzione che raccontano lo stato di salute della nostra economia
Era la fine degli anni Ottanta quando Burghy, fast food milanese in stile americano, inaugurava a Castelletto Ticino una delle prime aree "drive-in" della zona: la novità era che gli automobilisti potevano ordinare e ritirare hamburger e patatine senza nemmeno scendere dalla macchina. Nemmeno il tempo di abituarsi alla moda che era già diventata abitudine e al posto della catena italiana qualche anno dopo apriva i battenti il gigante del fast food, McDonalds e di fronte un cinema multisala, piste da bowling e sale giochi. È iniziata così la piccola rivoluzione che ha trasformato per sempre il tratto di Sempione che collega il ponte di Sesto Calende al centro di Arona. Da poco tempo sono arrivati anche Burgher King e Old Wilde West oltre a una serie di negozi, supermercati, discount, superstore e piccoli centri commerciali. Si trova praticamente di tutto: abbigliamento e calzature sono i prodotti che vanno per la maggiore ma ci sono anche giocattoli, articoli di arredamento, prodotti per gli animali, per la casa, per le cerimonie e per il fai da te.
In poco più di vent’anni, quei chilometri che costeggiano a sud la sponda piemontese del Verbano, sono diventati la via dello shopping. Una strada di luci e insegne che ha sempre rispecchiato a suo modo anche lo stato di salute della nostra economia. Lungo il Sempione si sono alternate nuove aperture a chiusure eclatanti, mentre negozi come Maduzzi, Gival o Hennes hanno retto il colpo della crisi affermandosi come punti vendita storici e indipendenti. E se le difficoltà degli ultimi anni hanno fatto svuotare qualche capannone è vero anche che hanno lasciato il campo libero a nuove iniziative imprenditoriali, che nella maggior parte dei casi arrivano da Oriente. Uno dei tratti che ha vissuto di recente i cambiamenti più profondi è quello che va dalla rotonda del supermercato Bennet a quella del cinema Metropolis. Sulla sinistra, arrivando da Sesto, si trovano una serie di nuove attività prevalentemente cinesi: negozi di vestiti e accessori low cost, il mercatone Imai e poco più avanti un ristorante fusion con la formula "all you can eat". Sul lato destro, quello che è ancora un cantiere, sarà invece un nuovo enorme parco commerciale, dove apriranno negozi come Decathlon, Maison du Monde e Piazza Itaila (LE FOTO DEL CANTIERE, PRIMA E DOPO). La ricerca di nuovo personale è già partita. Anche questo sarà un segno di novità da interpretare?
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