Mantovani: “Il pronto soccorso non è più una barellaia”
L'assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, è tornato a visitare l'ospedale del Circolo, riscontrando dei miglioramenti, tra cui 32 nuovi posti letto
«Posso dire di essere soddisfatto dal lavoro fatto in questi sei mesi». Lo ha detto Mario Mantovani, assessore regionale alla Salute, dopo la visita al pronto soccorso dell’Ospedale del Circolo, che si è svolta nella tarda mattinata di oggi, giovedì 19 giugno.
«Dopo sei mesi, torno qui, e respiro un’aria diversa. Sia rispetto al personale in servizio sia alla struttura in generale. Sono aumentati i posti letto, in diversi reparti dell’ospedale sia in chirurgia sia in ortopedia. In pronto soccorso, complice anche una giornata tranquilla, l’attesa più lunga era di due ore, un segnale importante. Ringrazio tutti per il lavoro svolto, anche le parti sociali con cui si è avviata una collaborazione che ha dato i suoi frutti. Oggi, per il pronto soccorso, non dovremmo più parlare di "barellaia"».
Proprio quest’ultima parola era stata usata per descrivere la situazione in cui verteva il reparto, che aveva spinto l’assessore a definirla, senza mezzi termini, "indegna".
Ora, oltre agli allarmi portatili forniti in dotazione al personale medico in servizio al pronto soccorso, i miglioramenti più evidenti riguardano i 32 nuovi posti letto di cui si è dotato l’Ospedale. Dodici in pronto soccorso, quattordici in degenza media intensiva (il reparto di chirurgia al terzo piano) e sei in geriatria.
«Vogliamo essere seri – ha chiosato il direttore generale Callisto Bravi – e trasferire ulteriori sei posti letto nel reparto di neurologia, così da completare un’operazione strutturale e complessiva di riordino e miglioramento dell’ospedale».
Per Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, quelle adottate non sono «soluzioni miracolistiche, ma lavoro concreto». Un lavoro reso possibile dalle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione e che, come precisa Mantovani, ammontano, per la provincia di Varese a 50 milioni di euro. «Anche se il problema del pronto soccorso di Varese non è nuovo – continua Cattaneo – dobbiamo ricordare che c’è una ragione strutturale a monte delle difficoltà che riguarda il rapporto tra sanità e territorio. Un problema che dovrà essere risolto dalla prossima riforma della sanità regionale».
Per Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità, quella odierna è «la soluzione a un problema atavico, legato alla struttura dell’ospedale».
Oltre ai posti letto, il direttore generale della struttura ospedaliera Bravi, ha infine fatto riferimento al turn over del personale e ai 40 assunti, tra medici e infermieri, che andranno a sostituire parte del personale in età pensionabile.
Alla domanda sul sovraffollamento dei reparti, riscontrato da più parti, risponde invece Gianluca Avanzi, direttore sanitario dell’Ospedale, che a VareseNews, dice che i dati in suo possesso dimostrano il contrario. «Non abbiamo mai superato il 100% della capienza dei reparti, anzi ci risulta che la media è al di sotto del 90%».
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