Nascosti in un box 113 chili di hashish pronti ad inondare le strade rhodensi

Quando hanno alzato la cler di quell’anonimo garage in viale Famagosta gli investigatori hanno capito di aver seguito per giorni la pista giusta: davanti ai loro occhi, ben impacchettati, c’erano ben 113 chili di hascish pronti a rifornire la rete di pusher nelle strade dell’zona dei Navigli e dell’hinterland nord-ovest milanese.
Arma dei Carabinieri e personale della Polizia di Stato, in seguito ad un’articolata indagine relativa al traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalità marocchina, S.A. di 44 anni.
L’indagine è stata coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Milano, Mario Venditti e Roberta Colangelo, e frutto della collaborazione tra le due diverse forze di polizia, ha portato in breve tempo alla ricostruzione della filiera dello spaccio dai Navigli e dalla zona del Rhodense fino al grosso importatore di origini marocchine. (Immagine di repertorio)
I Carabinieri, partendo da alcuni pusher tratti arresto nelle settimane passate tra Rho e Lainate, e i Poliziotti, iniziando da quelli della zona dei Navigli, sono risaliti ad un medesimo grosso fornitore di stupefacenti, in particolare di hashish. Quando gli investigatori si sono resi conto di lavorare sullo stesso soggetto, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, si è deciso di operare assieme, monitorando i movimenti di S.A. fino a scoprire il luogo ove lo stupefacente veniva nascosto prima di essere smerciato, cioè un garage in zona Famagosta.
Di comune accordo è stata quindi decisa una perquisizione, che ha riscontrato i sospetti, essendo stati trovati 113 kg di hashish nel garage in uso al cittadino marocchino che è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato in carcere a San Vittore.