Sea Handling, sindacati e Pisapia: “L’accordo vada avanti”
Ieri e oggi nuovi incontri, a una settimana dal via previsto della new.co. Airport Handling. Il sindacato chiede una riduzione dei compensi dei manager Sea
Comune di Milano e sindacati di nuovo intorno a un tavolo, per "salvare" la trattativa su Sea Handling, dopo il no dei lavoratori nel referendum sull’accordo che deve sancire il passaggio a Sea Handling: ieri il primo incontro, oggi il secondo round di un confronto che – in realtà – vede il principale azionista di Sea e sindacato interessati entrambi a salvaguardare l’accordo già raggiunto. Magari a ritardarne l’applicazione (dovrebbe scattare il 1° luglio), ma evitando in ogni caso che salti tutto. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Flai, dopo l’incontro con il sindaco Giuliano Pisapia rappresentante del Comune principale azionista hanno rimarcato i punti fermi: «Il sindaco ha ribadito il giudizio positivo sell’accordo che rimane l’unico strumento di gestione di questa fase così complessa manifestando la preoccupazione per la situazione attuale e provando a verificare quali possibili vie di uscita siano percorribili». In ogni caso, confederali e sindacati autonomi hanno condiviso con il sindaco «la necessità di respingere ogni idea che voglia stravolgere la filosofia dell’accordo» che salvaguardi da un lato occupazione e salari, dall’altro la discontinuità tra Sea Handling e Airport Handling, condizione necessaria per evitare l’intervento della Commissione Europea, che sta seguendo l’evolversi della situazione. I sindacati parlano anche con soddisfazione del «cambiamento di idee radicali del fronte del No», che oggi secondo i confederali sta passando da un No assoluto all’accordo alla richiesta di interventi di modifica minori (domenica Cub e AdL hanno anche rinviato il previsto sciopero, ma ritengono che si debba ridiscutere l’accordo e che ci sia tempo fino a metà luglio almeno).
Uno dei punti di grande polemica riguarda i permessi sindacali, molto contestati dai lavoratori e dalle sigle sindacali di base (Cub e AdL) che hanno combattuto l’accordo. I confederali dicono che dal 2007 «i permessi sono diminuiti del 37%» e che ulteriore riduzione del 10% si avrà con l’accordo. «È indegna l’idea uscita in questi giorni che i permessi di Sea vengano usati a vantaggio degli altri Handlers concorrenti di Sea. È vero che i sindacalisti di Sea seguono i lavoratori di altre società dove non esistono permessi sindacali. Questa impostazione manifesta il livello di egoismo di chi sostiene quella tesi ma anche la contraddizione di quella posizione. Senza questa scelta organizzativa quei lavoratori sarebbero più soli e con salari più bassi e quindi più concorrenziali rispetto a Sea». In ogni caso, secondo il sindacato le possibilità d’intervento anche su questo punto (i permessi sindacali) sono già contenute nell’accordo, al pari di quelli «sul fronte della solidarietà dei dirigenti Sea Spa». Anche la politica aveva chiesto con forza, anche nei giorni scorsi, una riduzione dei compensi dei dirigenti come «segnale», sulla stessa linea si era espresso anche il sindaco di Milano Pisapia. Sarà questa la carta per ottenere il via libera all’accordo? I sindacati avrebbero chiesto al sindaco di fare pressioni perché l’azienda intervenga in questo senso.
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