Bancarotta a Milano, si rifugia in Brianza
Era scappato a Meda dopo una prima condanna del tribunale di Milano, riprendendo la sua attività come niente fosse. Sconterà sei mesi in carcere
Era riuscito a sfuggire a un primo arresto per bancarotta, facendo perdere le sue tracce per circa sei mesi. Poi, la Guardia di Finanza di Milano lo ha rintracciato a Meda, dove G.M, 44 anni, non aveva fatto altro che riprendere indisturbato la sua attività in un ufficio commerciale.
L’uomo era riuscito a eludere alle ricerche degli uomini delle Forze dell’ordine, avviate nel 2013, attraverso vari espedienti. Non rientrava da tempo nella sua casa a Milano, utilizzava autovetture intestate a terze persone e non telefonava mai con utenze registrate a suo nome.
Inoltre, dal 2012, G.M era iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, presentandosi come presidente di una società di diritto inglese. Risultava anche intestatario di una partita IVA italiana, di fatto inattiva. Tutto per sfuggire ai creditori ed al Fisco.
Alla fine però l’uomo si è tradito utilizzando un numero di telefonia fissa collegato ad un indirizzo di Meda. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno così incrociato i dati in loro possesso con quelli relativi ad alcune denunce a suo carico per truffa, il soggetto infatti annovera numerosi precedenti specifici per reati contro il patrimonio, e successivamente si sono messi sulle sue tracce.
Accertata l’identità del soggetto, sono scattate immediatamente le manette ed il pregiudicato, condotto presso la Casa circondariale di Monza, dovrà ora scontare sei mesi di reclusione.
La sentenza di condanna ha disposto, inoltre, la pena accessoria a due anni di inabilitazione dall’esercizio di un’impresa commerciale.
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