È fatta per il Varese: iscrizione depositata sul filo di lana

Benedetti treni ad alta velocità, che a differenza di quelli dei pendolari riescono ad arrivare in orario. La giornata del tandem biancorosso formato dal presidente Nicola Laurenza e dal direttore generale Giuseppe D’Aniello si è affidato anima e corpo alle ferrovie per arrivare in tempo a Roma e fiondarsi nella sede della Covisoc, l’organismo deputato a ricevere gli incartamenti burocratici per l’iscrizione (per la precisione: per il ricorso che permette di iscriversi) del Varese 1910 alla Serie B.

      
                        (Laurenza esulta: il Varese si è iscritto!)

Missione compiuta al termine di una corsa che ricorda quella dei Blues Brothers, senza per fortuna l’inseguimento pazzo delle forze dell’ordine. Prima a Bergamo, per ritirare i documenti da Ubi Banca che ha deliberato in favore del Varese per la fideiussione e per un finanziamento necessari a saldare le pendenze della scorsa stagione. Poi il treno ad alta velocità, con arrivo a Termini alle ore 18 in punto. Orario rispettato, chiamata al taxi e corsa per i tre chilometri che separano la stazione centrale della capitale dalla sede della Covisoc: arrivo verso le 18,15 e consegna immediata dei documenti con all’incirca appena 40′ di margine sull’orario massimo, quello delle 19.
«Siamo stremati, ma ce l’abbiamo fatta: è stata una corsa contro il tempo fino all’ultimo istante utile» si lascia andare il presidente Laurenza poco dopo l’ultima firma romana. E per la seconda volta in dieci anni è una corsa a rotta di collo a lanciare i biancorossi: nel 2004 fu la moto di Marco Caccianiga a volare a Milano per permettere al nuovo AS Varese 1910 di iscriversi in Eccellenza dopo il fallimento dei Turri. Ora dalle due ruote siamo passati alle vie ferrate, ma il risultato è il medesimo: il Varese è vivo e vivrà: cari tifosi, prepariamoci tutti insieme a una nuova stagione di Serie B.

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