Prima seduta Ecofin del semestre italiano

Durante l’incontro dell’8 luglio si è discusso sul programma di lavoro e sulle priorità del consiglio per gli affari economici e finaziari sotto la guida della presidenza italiana

ministro padoan fotoPier Carlo Padoan, ministro dell’economia in Italia e presidente dell’Ecofin a Bruxelles, ha guidato ieri, 8 luglio, la prima seduta del comitato. L’Ecofin è una delle configurazioni del consiglio dell’Unione europea ed è composto dai 28 ministri dell’economia degli stati membri. Durante le sedute vengono discussi problemi di natura finanziaria e lo stanziamento del budget europeo. Nella prima riunione Ecofin di questo semestre italiano il ministro Padoan ha presentato le riforme strutturali parte della strategia per stimolare la crescita ed aumentare l’occupazione. La proposta per innescare la crescita nell’UE, basata su tre punti: maggiore integrazione del mercato unico, incoraggiamento delle riforme strutturali e promozione di investimenti da parte di privati e aziende. «Crescita e consolidamento fiscale» – ha riferito il ministro Padoan – «sono due facce della stessa medaglia e dobbiamo continuare a supportare entrambe».
Una maggiore integrazione delle politiche fiscali dei vari mercati dell’Unione europea starebbe dunque alla base di una maggiore crescita, che porterebbe a un maggior numero di impieghi. Cambiare il modo in cui vediamo l’economia europea fin da subito ed implementare nuove misure fiscali, in modo anche di avere la massima resa dal patto di stabilità già esistente sarebbe la ricetta per ottenere questa integrazione.
Tra le altre priorità scaturite dall’incontro ci sarebbero il completamento dell’unione bancaria, per integrare e stabilizzare l’industria bancaria a livello europeo; il regolamento del mercato finanziario per diminuire i costi del commercio tra gli stati membri e ad aumentare la stabilità e l’avanzamento di proposte legislative nell’ambito della tassazione. Alcuni di questi punti, già previsti dalla strategia “Europe 2020”, sono stati revisionati, e il piano verrà ripreso e modificato nel corso delle varie configurazioni che il Consiglio prenderà nei prossimi mesi, e il tutto verrà discusso verso la fine del semestre. Ma l’elemento su cui si è discusso maggiormente, tra i primi emersi nella conferenza stampa, è l’emendamento alla legge europea sulla tasse adottato per introdurre la doppia non imposizione dei dividendi. La doppia imposizione delle tasse prevedeva che queste venissero applicati due volte sui guadagni ottenuti dalle aziende. Questo perché le ditte sono considerate come enti legali separati rispetto al privato che le possiede, e che ne riceve i guadagni. In seguito ad un accordo del 20 giugno, nella seduta di ieri questo “bug” è stato abolito, e si passerà da un sistema di doppia imposizione ad un sistema di doppia non-imposizione.
«L’adozione di questo emendamento è un passo importante nella lotta alla tassazione aggressiva e rappresenta un risultato importante dell’Unione europea in questo campo, in linea con gli sforzi internazionali per combattere l’evasione.», ha commentato il ministro Padoan. «La presidenza italiana si impegna e si impegnerà a portare avanti alter iniziative, in questo senso, per promuovere un Sistema di tasse più giusto per il beneficio di tutti I cittadini e le aziende dell’Unione». Il lavoro continuerà nelle diverse configurazioni del Consiglio, mentre i ministri dell’economia degli stati europei si ricongiungerà nella seduta informale di settembre.

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Pubblicato il 09 Luglio 2014
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