Il ritorno del gatto di Besozzo
A volte ritornano, ed è anche il caso di Leo, gatto scomparso qualche giorno fa in seguito a un furto, che, dopo un accorato appello dei due proprietari è tornato. Ladri dal cuore tenero o micio «tontolone»?
A volte ritornano, come si suol dire, ed è tornato anche Leo, il gatto che dopo il furto in una casa di Besozzo, era sparito dall’abitazione. Poco dopo la sparizione, i due proprietari avevano lanciato un accorato appello, promettendo addirittura una ricompensa a chi lo avesse restituito. Ma tutto è bene quel che finisce bene: «Stamattina si è presentato di fronte alla porta assetato e affamato», ci raccontano i padroni.
Inizialmente si era pensato che oltre a provocare ingenti danni alla casa e a rubare tutto il possibile, i ladri avessero anche rapito il povero gatto.
In effetti Leo dava tutta l’aria di essere molto più “nobile” di quello che è in realtà: «E’ un gattone europeo di 3 anni che ha somiglianze con una razza felina particolare, così abbiamo subito pensato che i ladri l’avevano rubato».
La razza è quella del Maine Coon, di origine americana, conosciuta per le enormi dimensioni, che i gatti di quella famiglia possono raggiungere (il più grande ha vinto il guinnes world record come “gatto più lungo” con 123 cm dal naso alla coda).
Questo lascerebbe intendere, e ha “ingannato” i padroni nel pensare che il loro felino fosse stato rapito, magari per una questione di soldi. In realtà, aggiunge il capofamiglia derubato, «gli altri gatti che abbiamo non si sono allontanati, solo lui, Leo, che è un tontolone, era sparito».
La domanda a questo punto sorge spontanea: questi ladri, in fondo, hanno avuto il buon cuore di restituire l’amato animale da compagnia, o il gatto era semplicemente fuggito, spaventato dalla messa a soqquadro della casa?
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