Dopo le proteste, cambia l’appalto per il verde

La cura delle aiuole sulle strade e nei parchetti minori è al centro di molte lamentele. L'assessora Colombo spiega le nuove regole: "Abbiamo anche richiamato l'azienda al rispetto dell'appalto"

È uno dei temi più dibattuti sui social network, quando si parla di Gallarate e del Comune: parliamo della cura del verde e delle pulizie delle strade e dei luoghi pubblici in generale. Non passa giorno senza che arrivino segnalazione sullo stato (a volte pessimo) di alcune porzioni di città: tra i luoghi più "gettonati" ci sono la scala Liberty vicino alla stazione (nella foto), i giardinetti di viale Milano, le aiuole di viale Lombardia e così via. Un problema non solo gallaratese (vedi le recenti segnalazioni a Varese, ma anche a Castronno), specie in una estate in cui l’alternarsi di sole e piogge torrenziali ha favorito il proliferare dell’erba.

Proprio in questa estate il Comune ha iniziato a sperimentare il nuovo appalto, affidato a luglio, su cui ora verranno fatte opportune verifiche. Le regole sono più stringenti: «Il nuovo appalto – spiega l’assessore all’ecologia Cinzia Colombo – prevede anche una pulizia preliminare dell’area da oggetti e il ritiro del materiale sfalciato. Più in generale, non è più indicato il numero di tagli che l’azienda deve fare, ma il risultato da ottenere: è indicata, zona per zona, l’altezza massima dell’erba». In una estate come questa, appunto, l’erba cresce a gran velocità e il nuovo appalto avrebbe dovuto evitare problemi: ma non è andata proprio così. Come mai? «L’appalto è entrato in vigore a luglio, a settembre l’azienda stava tagliando ancora con lo stesso metodo, lasciando cioè il materiale sfalciato: l’ufficio tecnico comunale ha segnalato all’azienda che ha l’appalto i disservizi, anche con materiale fotografico raccolto da noi.  Abbiamo richiamato all’appalto e abbiamo convocato l’azienda. È prevista anche l’eventuale applicazione di penale, anche se a noi non interessa tanto risparmiare rispetto alla cifra (che ha già avuto un significativo ribasso sulla base d’asta), ma ottenere un buon servizio per i cittadini», conclude Colombo. E l’erba lasciata in strada? «È vero che in alcune casi succede, ma di solito l’erba tagliata viene soffiata e poi raccolta, abbiamo effettuato anche controlli. Poi ci sono casi particolari: oggi (martedì 9 settembre) per esempio stavano tagliando l’erba in via Bachelet-Facchinetti, quando è scoppiato il temporale, è chiaro che in questi casi il lavoro viene ritardato».

L’azienda in questione ha l’appalto per la maggior parte delle aree. Poi ci sono altri interventi: le cooperative d’insertimento lavorativo (che forniscono lavoro a disoccupati o persone che hanno perso il lavoro) gestiscono i giuardinetti di viale Milano, il parco Bassetti e il parco Marinai d’Italia, oltre all’area verde di fianco alla Mornera. Come va in questo caso? «Mi pare che stia funzionando, non abbiamo avuto segnalazioni particolari di disservizi» dice l’assessore. «Abbiamo risolto un problema nell’uso dei cestini in viale Milano, su cui siamo intervenuti dopo alcune segnalazioni» (anche sui social network). Infine, a volte arrivano anche segnalazioni per terreni privati, come avviene per esempio per i boschi e i prati vicino a via per Besnate, per lo più di proprietà privata (scrivemmo qualche anno fa della zona intorno alla discarica)

Ci sono poi anche alcune situazioni particolari, là dove la gestione del verde è affidata con convenzione (per esempio in un quartiere nuovo appena costruito) o su aree di proprietà di enti: per esempio «il verde vicino alle scalinate di Crenna o il verde di via Marche ad Arnate» oppure il rilevato delle ferrovie nei tratti urbani (che dipende dalle FS, su cui l’amministrazione può intervenire per motivi sanitari). «A volte vengono segnalati anche i prati e i boschi accanto a via per Besnate, che sono di proprietà privata».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2014
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