La circolazione in via Mulini Grassi è sempre difficoltosa
L'associazione Verdi Ambiente e Società denuncia al Sindaco di Varese l’insicurezza della strada e propone suggerimenti perché la situazione migliori
È in una lettera indirizzata al Sindaco di Varese Attilio Fontana che l’associazione VAS, Verdi Ambienti e Società, lamenta le condizioni insostenibili in cui si trova la Via Mulini Grassi che collega il quartiere Sant’Ambrogio a Varese con viale Valganna.
La strada, a seguito dei lavori di realizzazione della rotonda di viale Valganna con l’arrivo della tangenziale, ha assunto le forme di una via a traffico intenso incapace, tuttavia, di sostenerlo.
Nonostante la circolazione abbia subìto modifiche, sostiene l’associazione, via Mulini Grassi non é cambiata nemmeno di una virgola: curve strettissime. assenza di segnaletica, alternarsi di pendenze che sfociano in curve a gomito e tornanti ciechi, manto stradale precario e addirittura rischioso. Diversi infatti gli interventi, in molte occasioni, da parte dei vigili del fuoco che hanno dovuto procedere per liberare la strada da mezzi pesanti incastratisi sulla carreggiata. Non é la prima volta che al Comune di Varese arrivano rimostranze da parte di cittadini ed automobilisti traditi dalla tecnologia dei satellitari, eppure sembra che i provvedimenti presi non siano stati così efficaci. Risale al 20 maggio 2013 l’istituzione del divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5t e l’istituzione del senso unico alternato regolato da segnaletica stradale indicante i diritti di precedenza. Ma sembrano non essere abbastanza le misure adottate. Mancano tutti i presupposti perché la via possa sopportare un incremento intensivo del traffico ed una circolazione in sicurezza dei veicoli. Ad incalzare l’intervento da parte del Comune anche i residenti di case attigue alla strada e i pedoni, verso i quali non è stata presa alcuna misura di protezione.
Tra i possibili suggerimenti si fanno avanti le proposte di manutenzione e ripristino del fondo stradale, l’uso aggiuntivo di segnaletica per strettoie e curve pericolose, introduzione di dissuasori, limiti di velocità e dotazioni di sicurezza quali banchine e marciapiedi.
Non é soltanto questione di traffico ma, in primis, di sicurezza.
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