La Cgil boccia “la buona scuola in tour”
Critico il comunicato della FLC Cgil dopo l'incontro che si è svolto al liceo Curie con il capo dipartimento del ministero Chiappetta
All’incontro svoltosi giovedì 16 ottobre, presso il liceo M. Curie di Tradate, dedicato alla "buona scuola", la FLC Cgil ha deciso di non partecipare per le ragioni riassunte in un comunicato:
«I metodi di consultazione, enfatizzati dai media come di portata epocale e di ampia partecipazione democratica, sollevano molte perplessità. L’intervento di un funzionario dello Stato, il capo dipartimento dell’istruzione del MIUR, Luciano Chiappetta, per illustrare la “Buona Scuola”, di fatto traveste di ufficialità e imparzialità un progetto di riforma che è solamente espressione di una parte, il governo, e che, quindi, non è la verità assoluta.
Riteniamo che i tempi stretti riservati ai singoli interventi, stabiliti da un format nazionale -entro e non oltre i 3 minuti- non siano sufficienti ad avviare un confronto autentico sui temi e i problemi della scuola italiana.
Non c’è confronto se non è data la possibilità di far sentire la propria voce a chi, come la FLC CGIL, non condivide, se non in alcune parti, quanto progettato dal governo.
Tre minuti non consentono di esprimere e motivare adeguatamente critiche al programma del governo e, in questo modo, i cittadini e i lavoratori della scuola sono privati della possibilità di ascoltare idee diverse e di scegliere rispetto ad esse. Conoscere per deliberare, questo è il sale della democrazia.
L’incontro, che abbiamo seguito da insegnanti e privati cittadini, non è mai entrato nel merito della “Buona Scuola”. Lo stesso Chiappetta si è limitato ad annunciare alcuni contenuti del progetto di riforma senza tuttavia illustrarli. Ha parlato della necessità di valutare gli insegnanti e l’intero sistema di istruzione ma ha omesso di dire come il governo intende farlo secondo le proposte della “Buona scuola”.
Noi, invece, riteniamo che la “ Buona Scuola in tour” possa avere senso solo se consente ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali di dire la propria sul merito delle proposte del governo, di confrontare queste ultime con altre proposte, come quelle raccolte nel documento “ Cantiere scuola – FLC CGIL”.
Se non sarà così ci troveremo, come è accaduto ieri, davanti all’ennesima messinscena propagandistica».
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