La prima vittima navale della Grande guerra è una Varese che giace nel mare istriano
Il relitto del mercantile che portava il nome della Città giardino è affondato a causa di una mina a lorgo delle coste all'altezza della città di Pola
Una nave che porta il nome di Varese giace sul fondo del mare a largo della costa istriana all’altezza della città di Pola ed è una delle primissime vittime della Grande guerra. Non è la prima perché tempo fa avevamo scritto di un’altra nave, un incrociatore italiano di metà Ottocento, che solcò i mari della battaglia di Lissa recando a prua il nome della “Città giardino”. Ora, grazie alla segnalazione di Lorenzo Colombo, un lettore attento e appassionato di storia marina, puntiamo i fari su un’altra nave costruita nel 1871 dai cantieri Humphyrys & Pearson di Hull (Regno Unito) come Winestead, per gli armatori britannici Bayley & Leetham di Hull poi passata di mano svariate volte fino ad arrivare al genovese Clorialdo Devoto, che la registrò a Genova e ribattezzata con il nome Varese. (Foto in alto tratta dal libro "Die Handelsschiffe Osterreich-Ungarns im Weltkrieg 1914-1918" e citata da Adriatico).
Oggi il relitto è una metà per subacquei, nel corso delle immersioni, si può entrare nella nave Varese che è abbastanza largo e sicuro in tutta la sua lunghezza. Si trova a 31 e 44 metri di profondità, il relitto giace in posizione verticale sul terreno, l’arco è interrotto nel punto dello scoppio della mina, mentre il ponte e la sovrastruttura sono in rovina. I sedimenti di fango ricoprono la macchina a vapore, che è liberamente accessibile e visibile dall’alto. Il relitto è attualmente pesantemente ricoperta di spugne, molluschi e alghe.
(Foto tratta da Fran’s reef)
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