Nicoletti: “Non andrò a votare per la Provincia”

Riceviamo e pubblichiamo

Ho deciso a malincuore che domenica non mi recherò alle urne per l’elezione del Presidente della Provincia e del nuovo Consiglio Provinciale. Una scelta sofferta, ma obbligata, che credo molti amministratori comunali come me faranno. Abbiamo tentato in vari modi di contribuire all’innalzamento del livello di questa competizione. Prima cercando di dare una vera rappresentanza al civismo provinciale: tutte le liste, infatti, hanno un richiamo al civismo , ma di fatto hanno decisamente un’impronta di partito. Sfumata la possibilità di dare al civismo provinciale la possibilità di gareggiare, portando direttamente il proprio patrimonio di concretezza amministrativa, abbiamo sollecitato un pubblico confronto tra i due candidati alla presidenza rivolto ai 1782 elettori/amministratori locali per permettere di effettuare una scelta in modo consapevole e ponderato. Anche questa proposta purtroppo è caduta nel vuoto. Infine, abbiamo pubblicamente posto tre quesiti, ai quali ad oggi non abbiamo avuto risposta(Vincenzi) o risposte molto vaghe(Alberio). In particolare, ci sarebbe piaciuto conoscere le prime 10 azione concrete in ordine di priorità per i candidati alla presidenza. Concretezza appunto. Domenica si vota per il nuovo organismo di secondo livello e a malincuore non mi recherò alle urne. Una scelta sofferta che credo faranno in tanti. Un’opportunità persa che credo non faccia assolutamente bene al nuovo ente di secondo livello, soprattutto se il giorno delle elezioni si dovesse registrare un’alta percentuale di astensione che di fatto renderebbe quasi irrilevante il peso politico dei nuovi inquilini di Villa Recalcati.