Uccise e abusò del cadavere di una giovane, il video dell’orrore a Chi l’ha visto

L’orrore va in scena a "Chi l’ha visto". La popolare trasmissione del mercoledì sera di Rai Tre ha mandato in onda, ieri sera, alcuni spezzoni dei video girati da Andrea Pizzocolo (qui la puntata), accusato di omicidio dalla Procura di Busto Arsizio, all’interno delle due stanze d’albergo (una a Olgiate Olona e una a Lodi) nelle quali un anno fa ha ucciso e poi abusato della giovanissima Simona Lavinia Ailoaiei, una ragazza di 18 anni che faceva la prostituta, adescata dal ragioniere 41enne di Arese il quale l’ha soffocata con delle fascette da elettricista durante quello che ha definito "un gioco erotico finito male". 

Come vi avevamo raccontato, nella prima udienza il pubblico ministero Raffaella Zappatini aveva richiesto la visione in udienza di alcune scene del video (durante apposite udienze a porte chiuse, ndr) che sarebbero servite a corroborare l’idea che vi fosse una premeditazione una chiara volontà omicida del Pizzocolo mentre l’avvocato Vincenzo Lepre ha chiesto la visione integrale del video (con la morte in diretta della ragazza) e l’utilizzo della moviola per poter convincere la corte d’assise che la prostituta uccisa fosse, in realtà, d’accordo con il suo aguzzino e dimostrare la non volontarietà del gesto.

Un’assurdità che la conduttrice Federica Sciarelli non ha mancato di sottolineare: «Ci vorrebbe un po’ di rispetto per questa ragazza – ha detto – chi ha visto l’intero video è rimasto impressionato, c’è poco da usare la moviola. Si vede Pizzocolo usare le fascette autobloccanti, lei urla, chiede aiuto e si dimena, lui le preme la faccia sul cuscino fino a quando non dà più segni di vita. In seguito smonta le telecamere posizionate in tutta la stanza, poi vede che si muove ancora e prende una fascetta per stringerla attorno al collo e la uccide. Infine la carica in auto, va nel secondo motel e abusa del suo cadavere. Se non è omicidio questo». Il caso tornerà in aula domani, venerdì 17, e forse ci sarà anche Andrea Pizzocolo ad assistere al processo in corte d’assise.