Il Varese e Federbet uniti contro il gioco d’azzardo
Le partite del club biancorosso saranno monitorate fin dalla vigilia dall'agenzia belga che combatte le scommesse clandestine. Previsti incontri formativi per calciatori, staff e tifosi
È toccato al segretario generale del Varese, Giuseppe D’Aniello, presentare questa mattina (lunedì 24 novembre) in via ufficiale il nuovo accordo di collaborazione tra la società biancorossa e Federbet, agenzia belga no-profit specializzata nel controllo degli illeciti nelle scommesse nel mondo sportivo.
Il Varese intraprende questo accordo con un duplice scopo; da una parte quello di combattere gli effetti deleteri del gioco d’azzardo, dall’altra di proteggere i propri giocatori e tutelarsi da eventuali false accuse che potrebbero ledere alla sua reputazione. «La nostra organizzazione – ha spiegato Francesco Baranca managing director di Federbet – monitorerà ogni partita che vede in campo il Varese, dalle amichevoli alle gare ufficiali. Il gioco d’azzardo viene infatti definito «un omicidio che lascia una prova indelebile ancora prima che sia commesso» e per questo in certi casi (quando per esempio varieranno repentinamente le quote su una partita) si potrà intervenire ancora prima che le squadre scendano in campo. I giocatori, che spesso scommettono a propria volta, nonostante i divieti, non si rendono inoltre conto degli effetti devastanti a danno delle società che li tessera e per la perdita di fiducia che instaurano con il mondo dei tifosi.
Una galassia che conosce molto bene Alfredo Parisi, presidente di FederSupporter, ente che tutela i diritti dei sostenitori sportivi. «Il supporter di una squdra di calcio è prima di tutto un consumatore che ha tutto il diritto di essere rispettato nell’investimento che fa. In Italia, in qualunque campionato, però è ancora molto labile il coinvolgimento dei tifosi nell’organizzazione del club di calcio; anzi, bisognerebbe muoversi per coinvolgere tutte le imprese della zona. Una società, soprattutto in un campionato come quello di serie B legato a realtà più piccole, dovrebbe essere prima di tutto un veicolo per fare conoscere il nome del territorio. L’esempio lampante (e a livello decisamente superiore) di questo è il Barcellona, realtà che ha come marchio di fabbrica l’essere appunto "molto più di un club." Lavorare sulla mentalità dei giocatori e creare un gruppo dentro il quale si diffondano valori come l’integrità morale, l’etica, il rispetto dell’altro è l’unico modo affinchè ci sia un tifo sano e un gioco pulito sui campi».
«La nuova partnership tra i biancorossi e Federbet prevede – ha spiegato Baranca – una serie di incontri formativi durante l’anno con lo staff e i calciatori anche della formazione Primavera, perchè i giovani sono i soggetti più a rischio. Per quanto riguarda i tifosi sono previste manifestazioni e tavole rotonde aperte a tutti. Ad aprile, inoltre, i ragazzi del Varese insieme a quelli di tutte le società che collaborano con noi, tra cui Real e Barcellona, verranno invitati a un incontro di sensibilizzazione in Bulgaria, organizzato in ricordo di un ragazzo ucciso proprio a causa delle scommesse calcistiche. Il messaggio che vogliamo far passare comunque, è quello che se c’è la volontà si può fare tutto, anche combattere un male che potrebbe sembrare imbattibile. L’importante è non fare finta di niente».
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