“Bricoman e Dectahlon, saranno davvero utili per il territorio?”

Il Partito Democratico di Castiglione interviene sulla vicenda che prevede nuovi insediamenti commerciali nell'area dell'ex cartiera Sottrici a Vedano Olona

Il Partito Democratico di Castiglione interviene sulla vicenda che prevede nuovi insediamenti commerciali nell’area dell’ex cartiera Sottrici (Vedano Olona) sottolineando come ancora una volta la pianificazione del territorio avvenga in modo incontrollato lasciando che ogni comune intervenga singolarmente senza un piano strategico integrato. Il risultato è che ogni amministrazione locale impegna parte del territorio per sé precludendo interventi di tipo condiviso con i comuni circostanti.
Ne è da esempio la realizzazione dei due centri commerciali negoziati dai Comuni di Vedano e Lozza: per loro è conveniente e risolverà i problemi dei loro bilanci, ma non è detto che sia altrettanto utile per il territorio circostante e non solo per l’innegabile impatto che avrà sul versante viabilistico e su quello delle attività commerciali.
Facciamo delle considerazioni preliminari:
 
– la cartiera Sottrici ha chiuso l’attività nel 1990 e ad oggi come riporta la tabella regionale delle aree dismesse è  Proprietà Privata Unica
 
– la legge invita alla rimozione e allo smaltimento di eternit anche in assenza di una negoziazione urbanistica che abbia nell’accordo la  riqualificazione delle aree in cui è presente un inquinante, in questo caso un inquinante “volatile” come l’amianto. Vale a dire una Amministrazione Comunale ha gli strumenti per imporre al privato la bonifica delle aree inquinanti che fanno a lui capo. Molti Comuni hanno rifatto i tetti delle scuole con i “soldi “dei cittadini. Non si capisce perchè verso le aree ex industriali i Comuni non riescono, o non si impegnano, a imporre la bonifica punto e basta. Leggere di un amministratore che deve passare attraverso negoziazioni urbanistiche per ottenere la bonifica di un ‘area privata, arrivando poi anche a dover offrire in cambio di questo intervento un’area che meriterebbe solo di essere tutelata è disarmante e avvilente.
 
la viabilità provinciale stabilita dal PTCP escludeva altro carico viabilistico sull’asse della ex Statale Varesina tra Tradate e Ponte di Vedano. A riguardo rimandiamo alla tavola della viabilità provinciale:questa prevede  che la Varesina Bis(altra pessima idea ) si infili in galleria a Torba per uscire nella piana di Lozza. Se i piani hanno ancora valore perchè non si inserisce quest’opera nella riqualificazione dell’area di Ponte di Vedano facendola pagare agli attori della negoziazione?
 
– La legge 12 del governo del territorio (obsoleta) da indicazione ma (purtroppo) non impone ai Comuni di pianificare o pensare il proprio territorio in un contesto di area vasta in collaborazione con altri Comuni per meglio ottimizzare l’uso del suolo e le funzioni dei servizi collettivi presenti sul territorio condiviso. In questo caso alcuni comuni hanno seguito la via dei propri interessi, mentre Castiglione paga non solo la mala gestione della vicenda di un area confinante con Vedano ad esempio sul versante della viabilità e del commercio (si tenga conto che l’incaricato alla stesura del PGT di Vedano era lo stesso di Castiglione ) ma anche la miopia del proprio Sindaco incapace di interpretare quello che stava scritto sulle carte e che poteva accadere in quanto a conoscenza del PGT di Vedano Olona da tempo trasmesso al Comune di Castiglione Che l’assessore Frigeri (in giunta da 5 anni) accusi altri Comuni di aver dato il loro parere positivo al centro commerciale in cambio di denaro mi sembra una tesi difficile da sostenere in quanto si potrebbe dire che altri Comuni non hanno dato parere positivo perché la cifra proposta a loro era troppo bassa  .
 
Leggiamo che la Provincia ha espresso fin qui parere positivo, ma chi della provincia ha dato il via libera? la politica o la burocrazia? Se il piano commerciale passerà per intero sarà non solo una sconfitta della politica ma anche una accelerazione allo svuotamento delle attività economiche e di conseguenza abitativa dei centri dei nostri paesi.
Prima tutto girava intorno ai siti industriali, da tempo ora tutto gira intorno ai centri commerciali. La differenza sostanziale è che prima i benefici generavano più occupati, più case abitate, più comunità.
Ora dei benefici, quando ci sono o se mai ce ne saranno, ne godrà il cittadino consumatore ma non di certo il territorio.
Si auspica che la provincia composta da nuovi amministratori, dimostri una differente sensibilità dal passato e  metta nella sua agenda una politica sana e lungimirante capace di far ragionare con una testa unica pezzi di territorio omogenei.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2014
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