Il liceo Manzoni trasloca, ma gli studenti sono in fibrillazione
Nel periodo natalizio, la sede di via Brunico verrà abbandonata per entrare nella nuova scuola di via Monte Rosa. Non tutti i ragazzi, però, troveranno posto: cinque classi rimarranno a Belforte
Dopo anni di attesa, il liceo Manzoni è pronto a riunirsi nel centro città. La nuova sede di via Monte Rosa è completata e nel periodo natalizio avverrà il trasloco dalla sede di via Brunico. Tutti contenti e pronti a festeggiare? Non proprio.
La scuola, infatti, è in subbuglio, gli studenti sono preoccupati per il futuro.
A creare preoccupazione è la “coda” di studenti che rimarrà in via Brunico: « Con i nuovi spazi non abbiamo abbastanza aule per ospitare tutte e 54 le nostre classi – spiega il dirigente Giovanni Ballarini – Avevamo alcune possibilità ma dopo un confronto con la Provincia si è deciso che fino a giugno lasceremo un presidio di 5 classi nel distaccamento di via Brunico».
Chi saranno i cinque gruppi prescelti? Ballarini rimanda tutto alla riunione di lunedì prossimo, 15 dicembre, quando il Consiglio di Istituto riunito in sessione straordinaria deciderà la nuova organizzazione: « Ci troveremo alle 17.30 in via Morselli – fa sapere il dirigente – chiunque abbia voglia di seguire i lavori può venire. Affronteremo la questione e spiegheremo perchè, quella di via Brunico, sia l’opzione mnigliore».
Per il Manzoni, quindi, torna il problema degli spazi: «La Provincia ci è venuta incontro permettendoci di mantenere un distaccamento in via Brunico fino al prossimo giugno. Dopo, si farà una valutazione globale di aule e alunni presenti nel polo scolastico del centro e si farà una nuova organizzazione. Voglio tranquillizzare tutti perché in via Brunico occuperemo solo il piano terra che non ha mai avuto problemi di infiltrazioni».
Ma non è la struttura a preoccupare, quanto la scelta dei “distaccati”: non c’è una scelta definita solo ipotesi e così tutti gli studenti, anche quelli di Scienze Umane, sanno di poter essere i prescelti. In particolare, sono sul piede di guerra gli alunni del corso B che annunciano manifestazioni anche nella sede dell’Ufficio scolastico.
«La soluzione che verrà presa terrà conto delle esigenze di tutti ma anche dell’organizzazione complessiva della scuola, per creare meno problemi e, soprattutto, minori costi».
Per il Manzoni si profila un periodo di fibrillazione.
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